Questa breve sosta ci sta veramente bene!
Siamo sereni, estremamente rilassati, del resto a noi basta veramente poco per sentirci così: il contatto con la natura, stare insieme per poterci confrontare e divertire, la libertà!!!
Stiamo rimirando il nostro capolavoro, quella frase scritta sulla sabbia con le conchiglie, e contemporaneamente pensiamo a cosa fare dopo.
Rilassati sulla spiaggia, ci raccontiamo altri episodi della nostra vita, ma fermi riusciamo a stare molto poco. Troppo forte il desiderio di divertirci, io poi sono tremenda….
Lo devo riconoscere ed ammettere.
Comincio, piano piano e cercando di non farmene accorgere ad allontanarmi….. “Simo dove xe che vai?? Raccontamela giusta sai e non fare uno dei tuoi soliti scherzi o te la faccio pagare cara….”
“Figurati…… ho solo voglia di scrivere un pochino…. Vado a cercare carta e penna, voglio immortalare questo momento……”
Bugiarda…. Fedigrafa…. Infingarda….
Mio fratello si rilassa sotto i raggi del sole ed io….. mi sono allontanata lentamente, trovo un secchiello dimenticato da qualche bambino il giorno precedente….lo riempio d’acqua e…….
“Simoooooo…. Stavolta fai una brutta fine sul serio….. vieni qui….”
Corro, più veloce che posso, ma so perfettamente che la mia sarà una fuga breve…. Mio fratello è troppo più veloce di me… troppo più allenato e, soprattutto, ha le leve troppo più lunghe delle mie…..
Nell’arco di un minuto sono in acqua…. Spinta sotto, trattenuta sotto….
“Gian, ti prego, lasciami andare, non respiro!!!”
L’ho sempre detto che mio fratello con me sbaglia metodo, ma ditemi chi al mio posto non ne approfitterebbe!!!!
Si è spaventato sul serio, povero, crede davvero che io stia correndo un pericolo, si distrae e mi aiuta ad alzarmi…. Mai porgere il fianco…. Non ad una sorella furba come una volpe, è l’errore più grande che si possa fare!!!! Mi divincolo, corro verso la riva, raccolgo il secchiello e ricomincio!!!
Gian è completamente nelle mie mani, troppa acqua, tutta insieme e negli occhi….
Sono terribile, lo riconosco, ma mi diverto troppo… è troppo bello vedere un gigante come lui completamente in mia balia….. e lo è sul serio…. Inutili le sue suppliche di farlo respirare…. Io devo e voglio fare la bambina che fa i dispetti al fratellino!!!!
Improvvisamente alzo gli occhi, un istante soltanto ed il cielo è pieno di gabbiani…. Tanti, bellissimi ed incredibilmente tranquilli….. lascio il secchiello e corro da mio fratello, per meglio dire gli salto al collo!!!!
“Fratellino, guarda, i gabbiani…… i cocai….. Gian, che meraviglia…. Quanti sono come volano, come sono liberi……”
“Simo…. Se mi togli le mani dagli occhi, forse, riesco a gustarmeli anche io; forse, se ti togli dal mio collo riesco a girarmi, magari tornare a riva, prendere la macchinetta fotografica, scattare qualche foto…. Ma tu sei attaccata……. Sorellììììììììì, fammi muovere!!!!”
Tutto dimenticato, gli schizzi i dispetti, la “vendetta”……. Gian è già a riva che cerca la macchinetta fotografica nella mia borsa che è molto simile a quella di Mary Poppins…….
Inizia a scattare foto: gabbiani che volano….. gabbiani che si tuffano in acqua alla ricerca del cibo..…. gabbiani che prendono Camomì (la sorella non la barca….)….
No, no, non è un errore di battitura o un’immagine allegorica, i gabbiani mi hanno proprio raccolta da terra e mi stanno portando via con loro…..non sono spaventata, anzi, sono entusiasta…. Vedo mio fratello con il naso all’insù che da gigante, piano piano, si trasforma, diventa sempre più piccolo….
I gabbiani non volano altissimi, ma a me è sufficiente per iniziare a vivere in un mondo parallelo e meraviglioso…..
Sarebbe tutto perfetto, ma, si c’è un ma, io e mio fratello siamo stati divisi già troppo a lungo…. Non posso allontanarmi da lui, non ancora, non così presto…..
Sto volando da sola, non sono i gabbiani a trasportarmi…. Mi avvicino a quello che sembra essere il capo gruppo e lo chiamo cercando di usare tutta la dolcezza di cui sono capace (impresa titanica sul serio)!
“Signor Gabbiano, tanto per cominciare buon giorno (faccio vedere che sono una persona educata e gentile). Mi sono permessa di raggiungerla perché avrei bisogno di chiederle una grossa cortesia….. vede quel puntino laggiù? Beh quello xe mi fradel…. Sa ci siamo ritrovati da poco, addirittura per la seconda volta, si perché deve sapere……” ed inizio a raccontare la nostra storia……
“Gentilissima signorina, non perda tempo a raccontarmi la vostra storia, io, come tutti gli esseri viventi, la conosciamo alla perfezione….. le vostre avventure hanno fatto il giro del modo….. non c’è nell'universo conosciuto, e forse anche in quello ancora da scoprire, qualcuno che ignori le vostre vicissitudini….. siete speciali e lo dimostra una volta di più il suo comportamento….. potrebbe starsene tranquillamente qui, in mezzo a noi, per tutto il tempo che le aggrada, senza correre pericoli e gustandosi panorami spettacolari…. Invece che fa? Pensa a suo fratello, addirittura le manca….. Lo chiami pure…. Con la magia che si sprigiona dai vostri cuori sarà qui in un momento….”
Detto fatto…… mi concentro ed inizio a chiamare….
“Giannnnnnn, fratelloneeeeee, corriiiiii, no aspetta, volaaaaaa, raggiungimi! Senza di te qui non mi diverto!!!”
Passano pochi istanti e mi sento afferrare la mano…. Si, il Gigante è tornato tale ed è già vicino a me…..
Mano nella mano riprendiamo il volo, ammirando dall’alto la spiaggetta che ci stava facendo da casa in quelle ore!!!
I gabbiani ci circondano, quasi a farci da scudo…. Il cielo è terso, l’aria fresca.
La sensazione più forte che proviamo è quella di sentirci incredibilmente liberi….. liberi dai pensieri, dalle preoccupazioni, dalle paure e dalle ansie….. persino io, che ne sono vittima da sempre….
“Simo, grazie di avermi chiamato qui con te. Xe tropo bel, tu mi hai fatto un grandissimo regalo oggi!!!”
“No, tesoro di un fratello, sei tu che mi hai fatto un regalo immenso! Sei tu che hai reso possibile questo viaggio, questa magia, tutta questa poesia!!!”
Il capo gabbiano, da lontano, ci guarda sorridendo… poi fa un segnale ad i suoi compagni di viaggio….
Si dividono a metà… due gruppi identici e ci afferrano e ci sollevano, costringendoci a separarci…..
Mio fratello ed io ci guardiamo negli occhi meravigliati e ci domandiamo il motivo di quello che sta capitando.
Niente di grave, niente di preoccupante, niente di brutto….. solo la voglia dei gabbiani di sentire le nostre sensazioni, ma di sentirle individualmente, dalla parte di lui e dalla parte di lei!!!
Ci credereste???? Non ci sono differenze, non radicali almeno….. entrambi abbiamo la stessa innata capacità di sentirci felici e di godere delle piccole cose, forse, il nostro pregio più grande.
Siamo sereni, estremamente rilassati, del resto a noi basta veramente poco per sentirci così: il contatto con la natura, stare insieme per poterci confrontare e divertire, la libertà!!!
Stiamo rimirando il nostro capolavoro, quella frase scritta sulla sabbia con le conchiglie, e contemporaneamente pensiamo a cosa fare dopo.
Rilassati sulla spiaggia, ci raccontiamo altri episodi della nostra vita, ma fermi riusciamo a stare molto poco. Troppo forte il desiderio di divertirci, io poi sono tremenda….
Lo devo riconoscere ed ammettere.
Comincio, piano piano e cercando di non farmene accorgere ad allontanarmi….. “Simo dove xe che vai?? Raccontamela giusta sai e non fare uno dei tuoi soliti scherzi o te la faccio pagare cara….”
“Figurati…… ho solo voglia di scrivere un pochino…. Vado a cercare carta e penna, voglio immortalare questo momento……”
Bugiarda…. Fedigrafa…. Infingarda….
Mio fratello si rilassa sotto i raggi del sole ed io….. mi sono allontanata lentamente, trovo un secchiello dimenticato da qualche bambino il giorno precedente….lo riempio d’acqua e…….
“Simoooooo…. Stavolta fai una brutta fine sul serio….. vieni qui….”
Corro, più veloce che posso, ma so perfettamente che la mia sarà una fuga breve…. Mio fratello è troppo più veloce di me… troppo più allenato e, soprattutto, ha le leve troppo più lunghe delle mie…..
Nell’arco di un minuto sono in acqua…. Spinta sotto, trattenuta sotto….
“Gian, ti prego, lasciami andare, non respiro!!!”
L’ho sempre detto che mio fratello con me sbaglia metodo, ma ditemi chi al mio posto non ne approfitterebbe!!!!
Si è spaventato sul serio, povero, crede davvero che io stia correndo un pericolo, si distrae e mi aiuta ad alzarmi…. Mai porgere il fianco…. Non ad una sorella furba come una volpe, è l’errore più grande che si possa fare!!!! Mi divincolo, corro verso la riva, raccolgo il secchiello e ricomincio!!!
Gian è completamente nelle mie mani, troppa acqua, tutta insieme e negli occhi….
Sono terribile, lo riconosco, ma mi diverto troppo… è troppo bello vedere un gigante come lui completamente in mia balia….. e lo è sul serio…. Inutili le sue suppliche di farlo respirare…. Io devo e voglio fare la bambina che fa i dispetti al fratellino!!!!
Improvvisamente alzo gli occhi, un istante soltanto ed il cielo è pieno di gabbiani…. Tanti, bellissimi ed incredibilmente tranquilli….. lascio il secchiello e corro da mio fratello, per meglio dire gli salto al collo!!!!
“Fratellino, guarda, i gabbiani…… i cocai….. Gian, che meraviglia…. Quanti sono come volano, come sono liberi……”
“Simo…. Se mi togli le mani dagli occhi, forse, riesco a gustarmeli anche io; forse, se ti togli dal mio collo riesco a girarmi, magari tornare a riva, prendere la macchinetta fotografica, scattare qualche foto…. Ma tu sei attaccata……. Sorellììììììììì, fammi muovere!!!!”
Tutto dimenticato, gli schizzi i dispetti, la “vendetta”……. Gian è già a riva che cerca la macchinetta fotografica nella mia borsa che è molto simile a quella di Mary Poppins…….
Inizia a scattare foto: gabbiani che volano….. gabbiani che si tuffano in acqua alla ricerca del cibo..…. gabbiani che prendono Camomì (la sorella non la barca….)….
No, no, non è un errore di battitura o un’immagine allegorica, i gabbiani mi hanno proprio raccolta da terra e mi stanno portando via con loro…..non sono spaventata, anzi, sono entusiasta…. Vedo mio fratello con il naso all’insù che da gigante, piano piano, si trasforma, diventa sempre più piccolo….
I gabbiani non volano altissimi, ma a me è sufficiente per iniziare a vivere in un mondo parallelo e meraviglioso…..
Sarebbe tutto perfetto, ma, si c’è un ma, io e mio fratello siamo stati divisi già troppo a lungo…. Non posso allontanarmi da lui, non ancora, non così presto…..
Sto volando da sola, non sono i gabbiani a trasportarmi…. Mi avvicino a quello che sembra essere il capo gruppo e lo chiamo cercando di usare tutta la dolcezza di cui sono capace (impresa titanica sul serio)!
“Signor Gabbiano, tanto per cominciare buon giorno (faccio vedere che sono una persona educata e gentile). Mi sono permessa di raggiungerla perché avrei bisogno di chiederle una grossa cortesia….. vede quel puntino laggiù? Beh quello xe mi fradel…. Sa ci siamo ritrovati da poco, addirittura per la seconda volta, si perché deve sapere……” ed inizio a raccontare la nostra storia……
“Gentilissima signorina, non perda tempo a raccontarmi la vostra storia, io, come tutti gli esseri viventi, la conosciamo alla perfezione….. le vostre avventure hanno fatto il giro del modo….. non c’è nell'universo conosciuto, e forse anche in quello ancora da scoprire, qualcuno che ignori le vostre vicissitudini….. siete speciali e lo dimostra una volta di più il suo comportamento….. potrebbe starsene tranquillamente qui, in mezzo a noi, per tutto il tempo che le aggrada, senza correre pericoli e gustandosi panorami spettacolari…. Invece che fa? Pensa a suo fratello, addirittura le manca….. Lo chiami pure…. Con la magia che si sprigiona dai vostri cuori sarà qui in un momento….”
Detto fatto…… mi concentro ed inizio a chiamare….
“Giannnnnnn, fratelloneeeeee, corriiiiii, no aspetta, volaaaaaa, raggiungimi! Senza di te qui non mi diverto!!!”
Passano pochi istanti e mi sento afferrare la mano…. Si, il Gigante è tornato tale ed è già vicino a me…..
Mano nella mano riprendiamo il volo, ammirando dall’alto la spiaggetta che ci stava facendo da casa in quelle ore!!!
I gabbiani ci circondano, quasi a farci da scudo…. Il cielo è terso, l’aria fresca.
La sensazione più forte che proviamo è quella di sentirci incredibilmente liberi….. liberi dai pensieri, dalle preoccupazioni, dalle paure e dalle ansie….. persino io, che ne sono vittima da sempre….
“Simo, grazie di avermi chiamato qui con te. Xe tropo bel, tu mi hai fatto un grandissimo regalo oggi!!!”
“No, tesoro di un fratello, sei tu che mi hai fatto un regalo immenso! Sei tu che hai reso possibile questo viaggio, questa magia, tutta questa poesia!!!”
Il capo gabbiano, da lontano, ci guarda sorridendo… poi fa un segnale ad i suoi compagni di viaggio….
Si dividono a metà… due gruppi identici e ci afferrano e ci sollevano, costringendoci a separarci…..
Mio fratello ed io ci guardiamo negli occhi meravigliati e ci domandiamo il motivo di quello che sta capitando.
Niente di grave, niente di preoccupante, niente di brutto….. solo la voglia dei gabbiani di sentire le nostre sensazioni, ma di sentirle individualmente, dalla parte di lui e dalla parte di lei!!!
Ci credereste???? Non ci sono differenze, non radicali almeno….. entrambi abbiamo la stessa innata capacità di sentirci felici e di godere delle piccole cose, forse, il nostro pregio più grande.
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