Sono appena entrata nella doccia ed il gettito di acqua bollente sulla pelle mi regala quella sensazione di calore di cui avevo bisogno in questo momento e ne godo.
Lascio che il profumo del bagnoschiuma che sto usando mi penetri nella pelle, che soddisfi tutti i miei sensi, fino ad inebriarmi.
Sono ormai persa in una realtà parallela e, come spesso mi succede, la mente è pronta per uno dei suoi viaggi: in un secondo sono in spiaggia.
Posso sentire distintamente il rumore delle onde che si infrangono sugli scogli, il vento che mi accarezza i capelli, il viso, il corpo.
Vedo uno stormo di gabbiani che vola libero ed un faro... mi indica qualcosa, lo so, me ne rendo conto.
Non esito più di tanto, c'è una barca poco distante e ci salgo.
Remo vigorosamente, pur non avendolo mai fatto prima, e velocemente raggiungo la mia meta.
Il faro è deserto, ma non ho paura; entro nell'edificio e salgo fino in cima.
Una stanza completamente vuota mi accoglie: nel centro uno specchio e nello specchio, riflessa, io!!
Indosso un vestito rosso, capelli corvini che mettono in risalto gli occhi verdi e leggermente lucidi, un sorriso dipinto sulle labbra che è il miglior rossetto che si possa portare.
Mi avvicino e vedo che il luccichio degli occhi è dato da lacrime che scendono: silenziose e furtive.
L'istinto mi dice di romperlo quello specchio perché io non sto piangendo, sono felice, non ho motivo farlo, ma il cuore mi ferma e mi consiglia di viverle quelle lacrime.
Non può far male qualcosa che è successo secoli fa, non può condizionarci la vita per sempre, non può impedirci di vivere ed essere completamente sereni e se stessi. Non ci sto più: di strada ne ho fatta tanta negli ultimi cinque anni e fermarmi ora sarebbe da stupidi: io stupida non sono.
Fare i conti con il proprio passato spesso è l'unico modo per impedirgli di ferirci ancora ed allora decido di sedermi a terra, davanti a quello specchio, per guardare quella che sono senza nascondermi nulla: si, perché questo, almeno a me stessa, lo devo!!!
Il momento migliore per sognare, oltre che la notte, è sicuramente quando si è sotto la doccia. Il tuo corpo si rilassa accarezzato da piccole cascate di acqua che levigano la pelle e la ammorbidiscono. E' il luogo dove a volte si fugge con la mente verso paesi lontani oppure si stringono fugaci avventure con corpi a lungo sognati. Symo, per contro, corre verso uno specchio che le rimanda un immagine in cui lei si rivede com'era e non com'è. Molto psicologico questo mini racconto e al contempo eccitante nel passaggio in cui scrive che il sorriso è dato dal miglior rossetto a sua disposizione. In quel passaggio, questa volta, ho sognato anch'io.
RispondiEliminaChe bello leggere i tuoi commenti!!! E' come trovare un'appendice al racconto!!
RispondiEliminaSempre puntuale, preciso, estremamente attento ai dettagli!!!
Grazie Hal... e un bacio immenso!!!