sabato 16 novembre 2013

Lo specchio riflette

Sono appena entrata nella doccia ed il gettito di acqua bollente sulla pelle mi regala quella sensazione di calore di cui avevo bisogno in questo momento e ne godo.
Lascio che il profumo del bagnoschiuma che sto usando mi penetri nella pelle, che soddisfi tutti i miei sensi, fino ad inebriarmi.
Sono ormai persa in una realtà parallela e, come spesso mi succede, 
la mente è pronta per uno dei suoi viaggi: in un secondo sono in spiaggia.
Posso sentire distintamente il rumore delle onde che si infrangono sugli scogli, il vento che mi accarezza i capelli, il viso, il corpo.
Vedo uno stormo di gabbiani che vola libero ed un faro... mi indica qualcosa, lo so, me ne rendo conto.
Non esito più di tanto, c'è una barca poco distante e ci salgo.
Remo vigorosamente, pur non avendolo mai fatto prima, e velocemente raggiungo la mia meta.

Il faro è deserto, ma non ho paura; entro nell'edificio e salgo fino in cima.
Una stanza completamente vuota mi accoglie: nel centro uno specchio  e nello specchio, riflessa, io!!
Indosso un vestito rosso, capelli corvini che mettono in risalto gli occhi verdi e leggermente lucidi, un sorriso dipinto sulle labbra che è il miglior rossetto che si possa portare.

Mi avvicino e vedo che il luccichio degli occhi è dato da lacrime che scendono: silenziose e furtive.
L'istinto mi dice di romperlo quello specchio perché io non sto piangendo, sono felice, non ho motivo farlo, ma il cuore mi ferma e mi consiglia di viverle quelle lacrime.
Non può far male qualcosa che è successo secoli fa, non può condizionarci la vita per sempre, non può impedirci di vivere ed essere completamente sereni e se stessi. Non ci sto più: di strada ne ho fatta tanta negli ultimi cinque anni e fermarmi ora sarebbe da stupidi: io stupida non sono.
Fare i conti con il proprio passato spesso è l'unico modo per impedirgli di ferirci ancora ed allora decido di sedermi a terra, davanti a quello specchio, per guardare quella che sono senza nascondermi nulla: si, perché questo, almeno a me stessa, lo devo!!!

2 commenti:

  1. Il momento migliore per sognare, oltre che la notte, è sicuramente quando si è sotto la doccia. Il tuo corpo si rilassa accarezzato da piccole cascate di acqua che levigano la pelle e la ammorbidiscono. E' il luogo dove a volte si fugge con la mente verso paesi lontani oppure si stringono fugaci avventure con corpi a lungo sognati. Symo, per contro, corre verso uno specchio che le rimanda un immagine in cui lei si rivede com'era e non com'è. Molto psicologico questo mini racconto e al contempo eccitante nel passaggio in cui scrive che il sorriso è dato dal miglior rossetto a sua disposizione. In quel passaggio, questa volta, ho sognato anch'io.

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  2. Che bello leggere i tuoi commenti!!! E' come trovare un'appendice al racconto!!
    Sempre puntuale, preciso, estremamente attento ai dettagli!!!
    Grazie Hal... e un bacio immenso!!!

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