martedì 27 marzo 2012

E poi...

Un giorno ti svegli ed è tutto chiaro,
quello che ieri era un sospetto oggi è certezza:
non è cambiato, non cambia e non cambierà,
al cuore non si comanda, la ragione non vince!!!

I sogni, che si realizzino o no,
riempiono la tua vita e ti donano il sorriso.
Il sole alto nel cielo è lì, anche se piove

e la luna segna il cammino, anche se celata!!

Illusioni, vane speranze, o realtà inconfessata,

poco conta, quello importante è ciò che si prova
importante è stare bene, importante è vivere...
Tra una lacrima ed un sorriso vivo perchè amo!!!


lunedì 26 marzo 2012

In mezzo al mare

E' una notte buia, nel cielo neppure una stella.
La luna sembra non volerne sapere di alzarsi nel cielo, un silenzio spettrale avvolge tutto, rotto solo dal fragore del mare in tempesta!!!
Una piccola barca vaga alla deriva: quattro passeggeri, due donne e due uomini, quattro anime perse nell'immensità dell'oceano!!!
Iniziò tutto qualche giorno prima, quando, animati dalla voglia di evadere dalla quotidianità i quattro amici decisero di partire all'avventura: per mare, muniti solo della loro voglia di divertirsi e della capacità di sognare!!!
Le ragazze: belle, alte, more e terribilmente affascinanti! Sono loro ad avere in mano la situazione, come spesso succede del resto, si sa che le donne hanno maggior spirito di adattamento, si sa che sono più pronte ad affrontare le difficoltà, si sa che amano l'avventura di qualsiasi genere sia!!!
Gli uomini: due sempliciotti, alti, amanti della pallacanestro e della natura, uno più fantasioso ed apparentemente  sfacciato, l'altro più esplicitamente timido, forse più introverso, ma entrambi abbastanza simpatici da poter stare in compagnia delle due donne che sono dei veri e propri vulcani.
Una volta in mare fu subito chiaro che toccava ai baldi giovani servire le due fanciulle le quali nascondevano dietro l'aspetto angelico un'audacia da far invidia a chiunque, si decisamente erano tanto audaci quanto belle!!!
"Allora, famo a capisse, qui noi semo venute pe' fa le signore.... a voi tocca pulì, lavà, stirà, pelà patate, cucinà e provvedè alla navigazione; noi ve semo venute appresso pe' favve un piacere, quindi dateve da fa: poche chiacchiere, tirateve su le maniche e cominciate dal ponte.... è sporchissimo!!!!!"
"Ma...." uno dei due provò a portare avanti una debole rimostranza, ma non ci fu modo di dire più di quel ma, perchè l'altra "amica" si preoccupò immediatamente di metterlo a tacere!!!
"Ma???????? ma de' che.... lava e zitto, nun te devi da permette de' mette in dubbio la mia autorità... anzi la nostra... nun è stata abbastanza chiara mi' sorella???? famme capì che c'avete da dì??? ma ringraziate er celo che v'avemo concesso l'onore de' trascorre ste poche ore co' noi...."
Due tiranne???? in realtà no, anzi, semplicemente due persone che avevano ben chiaro in mente che se non fossero state decise dal principio si sarebbero ben presto ritrovate a far da "schiave" a due maschilisti convinti!!!
Il viaggio proseguiva serenamente, già perchè ormai i ruoli erano ben chiari e mentre gli uomini governavano la nave le ragazze si crogiolavano al sole.
Ma era un rapporto comunque alla pari, perchè quello che non facevano materialmente le donne lo restituivano in attenzioni: si preoccupavano di farli divertire, di ascoltarli quando avevano voglia di parlare, di coccolarli quando erano stanchi e, soprattutto, li facevano ridere!!!
Due intrattenitrici nate, con la voglia di stupire, ma soprattutto di continuare a stupirsi.
Avevano deciso di prendere il meglio dalla vita ed in quel momento, tra il meglio, sembravano esserci quei due maldestri marinai che non facevano altro che lamentarsi per il troppo lavoro.
Per essere oneste e sincere fino in fondo non erano davvero malaccio, anzi, con loro si stava bene... tra una suonata con la chitarra, i racconti del basket e le chiacchiere di varia vita vissuta le notti passavano velocissime lasciandole appagate e serene.
Erano veramente un quartetto ben assortito con le carte in regola per ottenere il massimo da quell'avventura se.... già, come spesso succede c'è un se che scombina i piani....
Il cielo improvvisamente iniziò a riempirsi di nuvoloni che non promettevano nulla di buono.
Tre dei quattro amici muturano espressione del viso altrettanto rapidamente, la quarta, la più grande delle ragazze era diventata pallida come un cencio, faceva davvero spavento!!!
"Ecco fatto... accidentaccio, stava andando tutto troppo bene... ed ora???" il più grande dei ragazzi sapeva bene cosa sarebbe successo di lì a poco.
Conosceva la paura che la sua amica aveva dei tuoni e tra se e se sperava non si sentissero echeggiare nel cielo....
Pura illusione.... saette impressionanti seguite da rombi frastornanti... la ragazza sembrava impazzita... correva dall'uno all'altra senza sosta.... "fateme nasconneeeeee..... c'ho paura.... fateme nasconne!!"
Una furia in confronto avrebbe fatto meno danni.... spintoni, urla si inframezzavano a pianti sconsolati!!!!
Due di loro tentarono invano di fermarla... il terzo, che la conosceva meglio, sorridendo allargò le braccia e le fece cenno di sì con la testa.... "Vieni qui.... ti nascondo io".

Come era già successo qualche tempo prima le strinse la testa tra le braccia impedendole così di sentire il rumore dei tuoni!!!!!!
La tempesta durò a lungo.... e la povera ragazza era stremata... quando finalmente il mal tempo ebbe termine e lei fu libera era completamente indolenzita.... "Per favore, mi prendi a cavacecio.... non riesco a stare in piedi!!!"
Tutte scuse, si era velocemente resa conto del caos che si era creato nella barca e non aveva di certo voglia di mettersi a riordinare!!
Salita sulle spalle del gigante fece un cenno con la testa alla sorella, la quale, velocissima saltò sulla schiena dell'altro amico....
"Ed ora che la tempesta è finita..... al galoppo.... è ora di rimettere tutto in ordine!!!"

Sembrava tornata l'allegria e la spensieratezza di poche ore prima.... ma ben presto si resero conto di essere nei guai... già... la barca aveva perso l'albero maestro... e le vele erano tutte strappate...
Poteva essere la fine, ma di certo con quelle due diavolette a bordo non c'era da preoccuparsi più di tanto... 
Si guardarono negli occhi... guardarono i loro compagni di viaggio: meritavano ancora un'occasione!!!
Veloci come il vento scesero dalle loro spalle e cominciarono a rammendare le vele.... per l'albero c'era veramente poco da fare.... ma erano convinte che qualcosa di buono si poteva fare!!!
Le vele erano di nuovo in ordine e, animati dalla buona lena delle due fanciulle, i ragazzi inizirono ad utilizzare quello che rimaneva dell'albero maestro come remi....
Con tanta fatica, ma ridendo, cantando e giocando riuscirono a raggiungere la costa.... si stesero sulla spiaggia per riprendere fiato: gli uomini, perchè le due ragazze erano già belle vispe e pronte a ricominciare!!!!
"Belliiii.... mica ve penserete che è finita così.... per colpa vostra abbiamo fatto naufragio... per colpa vostra abbiamo dovuto lasciare il mare.... per colpa vostra abbiamo dovuto rinunciare al nostro meritato riposo e allora, in qualità di capitano, vi condanno a pelare patate per i prossimi due secoli.!!!"

Stavolta la reazione fu immediata... le due innocenti fanciulle stavolta non riuscirono a salvarsi dalla vendetta ed in men che non si dica si ritrovarono completamente piene di sabbia, buttate in acqua!!!!
Finita la punizione restava solamente di accendere un bel falò... prendere la chitarra.... e cantare!!!!

venerdì 23 marzo 2012

Sentimento folle


In sogno mi appari,

sento il tuo profumo confondersi col mio
il calore della tua pelle,
il sapore delle tue labbra!!!
Un istante basterebbe, sarebbe eterno
ed in eterno continuerei a sognarlo!!!!

Come posso farmi capire?


Sono sempre la stessa, quella che per te si faceva in quattro, quella con la quale potevi parlare e sfogarti, quella che raccontava a te la sua rabbia e al mondo la nascondeva.
Sono quella che ha provato a regalarti allegria, spensieratezza, sostanza di contenuti, solidarietà!
Sono quella che ha condiviso con te momenti importanti, che ti ha spronato, che ti ha incoraggiato ad andare avanti per la tua strada.

Sempre io: quella che, con le lacrime agli occhi e nel cuore, ti ha raccontato il suo passato doloroso, lo ha affrontato ed in parte anche sconfitto.
Sono quella che ha provato ad aprirti gli occhi, a farti capire chi forse si stava prendendo gioco di te, per affetto e sempre pronta a darti la mano e sostenerti se ne ce ne fosse stato bisogno!!
Ma sono anche quella che ti ha deluso, tradito, ingannato....
So che la verità può ferire, so anche di aver sbagliato a caricarti di questo fardello, se potessi tornerei indietro e mi terrei tutto per me, ma non posso farlo purtroppo.

Oggi mi ritrovo sola, senza il mio amico, ma non mi manca il tuo sostegno, ce la faccio da sola ormai, mi manchi proprio tu: la tua pazienza, la tua comprensione, la tua allegria, il tuo mettermi da parte, sapendo di trovarmi quando vuoi.
Ci sono giorni che mi sembra quasi che mi manchi l'aria, che una parte di me sia andata persa quando sei uscito dalla mia vita.
Ho letto le tue righe con uno spirito sbagliato, ho percepito solo la rabbia e non ho capito che era delusione.
Ti ho attaccato e ho sbagliato, ma sono istintiva, maledettamente istintiva.... 

Vorrei prendere il telefono, chiamarti, provare a spiegarti senza il filtro di un foglio bianco davanti, ma forse sarebbe inutile, non so neppure se mi risponderesti.... 
Io non posso fare altro che mettermi in un canto, sperando che tu, col tempo riesca a comprendere... io ti aspetterò.... per sempre!!!

giovedì 22 marzo 2012

Le parole non servono quando i cuori si parlano!

L’idea di fare un giro per l’Italia di mio fratello è stata geniale (ma non glielo diciamo o si monta la testa il pupo).
Tutti vanno alla ricerca di mete esotiche e dimenticano il patrimonio naturale ed artistico che appartiene al nostro paese.
Certo, bisognerebbe fare un discorsetto con gli operatori turistici, con gli albergatori, con i ristoratori… Spesso si preferiscono le Canarie alle splendide isole Eolie solo per una questione economica.
Noi, però, per fortuna non abbiamo di questi problemi…. C’è Camomì, la barca non la sorella, che ci offre rifugio sicuro sia per mare che in terra…. Abbiamo la polverina magica e ci accontentiamo veramente di poco.
Dopo l’avventura a Marina di Cecina, decidiamo di rimanere qualche giorno in Toscana…. Terra da visitare, senza alcun tipo di esitazione, che offre un’ampia varietà di scelta.
Lasciamo il mare e, inevitabilmente, la barca Camomì, ritorna per qualche giorno ad essere camper.
Partiamo, io queste zone le ho già viste, ma tornarci con mio fratello ha sicuramente un sapore diverso.
Siamo in cammino da circa mezzora e mi viene in mente che Volterra è vicinissima…. Veramente pochi chilometri ci separano da questo centro immerso nel verde.
Prendo il comando della situazione….
“Gian, frena, scendi, lasciami il volante, guido io!!!!! Conosco queste strade come le mie tasche, posso portarti alla porta principale ad occhi chiusi!!!!”
“Mi te ga ripetù mille volte…. Te sei braveta a guidar….. ma non sei Schumacher…… ricordatelo sempre!!!”
Ed ha ragione, ma mi piace troppo……
Prendo il volante saldamente tra le mani e parto…………………. Affronto le curve a velocità folle……
“Simo……. Paghi tu le multe???? E poi, vorrei vederla Volterra con te!!!! Rallentaaaaaaaaaaaaaa!!!!”
Niente da fare…… continuo imperterrita, fino ad inchiodare quando, finalmente per mio fratello che è diventato bianco cadaverico, arrivo al parcheggio sotto il paese….
“Visto fratè???? Davvero te pensavi che nun te ce facevo arrivà co’ tutte l’ossa ar posto loro????”
“Mi son fortunato desser ancora vivoooooo!!! Scendi, subito, ti devo strangolare!!!!!”
Siamo alle solite….. ricomincia il teatrino….. i bambini hanno ricominciato a giocare.
Scendo velocissima, chiudo lo sportello ed inizio a correre urlando “……Giannnnnn, guarda che salita dobbiamo affrontare, dai…… non mi puoi far stancare in questo modo”
Sono euforica, la Toscana mi regala emozioni incredibili…. Corro veloce come il vento e stavolta mio fratello fatica a starmi dietro.
Ci metto un attimo a raggiungere la piccola cittadina, gioiello d'arte etrusca, romana, medievale e rinascimentale.
In considerazione del fatto che domina da un colle di 550 metri tutta la valle del Cecina, fino al mare, lo spettacolo che ci appare davanti agli occhi, ci mozza il fiato.
“Bello vero fratellone???? Mi è sempre piaciuta…. Piccola, raccolta, affascinante.”
A Volterra la storia ha lasciato il segno, varie epoche si possono rintracciare e tutte splendidamente conservate: dal periodo etrusco fino all'ottocento, con testimonianze artistiche e monumentali di grandissimo rilievo, che possono essere ammirate semplicemente passeggiando per le vie del centro storico.
“Simo, è bella sul serio, ma al di là della parte artistica, che, indubbiamente è importante ed imponente quello che mi colpisce in modo particolare è il paesaggio incontaminato, una qualità della vita ancora a dimensione umana e ………. l'alabastro!!! Ma hai visto cosa riescono a fare???”.
Siamo fatti così…. La magia, la poesia, i colori, i profumi, l’arte, la vita…. tutto ci affascina e ci incuriosisce.
Continuiamo a passeggiare per i vicoletti, macchinetta sempre in mano e cuore aperto.  
Siamo fortunati, oggi c’è festa ed hanno organizzato una rappresentazione nei loro costumi tipici….
Ci fermiamo a guardare, ad ascoltare.
L’aria che si respira è quella del passato!!! Ma non disturba, anzi, sembra che tutto sia messo lì apposta per far capire a chi passa da queste parti che se la vita va avanti e porta innovazioni e modernità, non bisogna mai dimenticare le nostre origini, le nostre radici, le nostre tradizioni.
Finita la rappresentazione riprendiamo a girare per i vicoli!!
“Simo stavolta hai veramente avuto una splendida idea….. e, se sei d’accordo, rimarrei in Toscana ancora qualche giorno!!!”
“Quello che vuoi fratellone, ma ora torniamo da Camomì??? Sono un pochino stanca ed ho nostalgia del nostro rifugio…..”
Il mio gigante non ci casca, ha capito che qualcosa non va….. mi prende per un braccio e mi invita a guardarlo negli occhi…
“Che succede sorellina??? Cosa ti manca, cosa cerchi e non trovi qui???”
Mi legge nel pensiero, meglio, mi legge nel cuore.
Questi posti mi hanno fatto tornare in mente le vacanze trascorse qui con mia figlia ed a quanto fossero difficili i rapporti con lei in quel periodo….. tutto superato, ma…. Il pensiero mi ha toccata e fatta riflettere!!!
“Vieni qui, strega, te la faccio passare io la malinconia……”
Gian mi prende per mano e mi trascina giù di corsa, verso il Camper Camomì…… a metà della discesa si ferma…. Prende la macchinetta fotografica e scatta una foto, dal basso verso l’alto …..
“Ecco Simo, questo è quello che hai fatto finora…. Vuoi tornare indietro e ricominciare???? Non credo, quindi continua a tenere la mia mano e corri, corri fino a sentire il cuore arrivarti in gola…. La vita ti sorride, sorridile anche tu, con me e per me!!!”
Ecco, questo è mio fratello, questo è il rapporto che ho con lui….. non servono parole per spiegare quello che ci succede, serve solo cuore aperto e tanta sensibilità….. a noi non mancano di certo.

martedì 20 marzo 2012

Libertà

Non si trova all'angolo di una strada,
neppure nel banco di un mercato,
vive di se stessa ed di se stessa si nutre.

La senti vicino a chi non ti giudica,
la respiri nel volo di un gabbiano,
ne assapori il sapore in un campo di grano.

E' nel rumore del mare,
nel silenzio di un bosco,
nel fracasso di un tuono.

Se l'hai provata anche una sola volta
non riesci più a farne a meno,
perchè un uomo libero vive davvero!!!!

lunedì 12 marzo 2012

Presente e passato

Quello che vivo oggi
è frutto di ciò che ieri mi ha ferita,
il passato è solo un ponte
per rendere più vero il presente!!

Parole sussurrate,
frasi profonde,
sorrisi pieni,
affetto sincero!!

Nel sole che scalda,
con la pioggia che scende,
vivo il momento,
godo il presente!!

Voglio ringraziare chi mi ha ferita,
perchè mi ha resa più sensibile,
più vera, pronta a difendermi,
ma capace di comprendere!!!


sabato 10 marzo 2012

Fantasticando





Chiudo gli occhi e ti vedo:
sei davanti a me
sento il tuo profumo
ascolto la tua voce
le tue braccia mi stringono
il mio cuore batte all'unisono col tuo!!
Emozioni che si rincorrono all'infinito
l'infinito che si è fermato in quell'istante!!!





domenica 4 marzo 2012

Fa caldo.... riposiamoci un po'

Il caldo che si è abbattuto sull’Italia in questi giorni sta, in qualche modo, condizionando anche il nostro viaggio.
Sprecare la magia per sopportare l’afa ci sembra veramente una stupidaggine, preferiamo quindi limitarci negli spostamenti ed evitare sforzi inutili.
Detto fatto. Gian sta dormendo….Camomì, il camper, ci fornisce tutti i confort del caso ed io decido di aggiornare un po’ il diario di bordo.
È un compito a cui, normalmente, si dedica mio fratello, ma visto che sono giorni e giorni che non ci mette mano….. penso di farlo io.
Il libretto è sulla dispensa, come al solito.
Gian è disordinato quanto me, ma per quello che riguarda il riassunto di questo viaggio, devo dire che è veramente attento.
Prendo una sedia, mi accosto al piccolo tavolino, ho la penna in mano e sto per iniziare, ma un colpo di vento, che non si capisce da dove arrivi, fa in modo che mi si apra una pagina precisa del diario.
Inizio a leggere e, d’incanto, mi si affacciano alla mente i ricordi di quelle che sono state le nostre avventure fino a quel momento.
Si tratta del racconto dell’incontro che abbiamo avuto con Babbo Natale.
Istintivamente metto la mano in tasca e cerco il documento che ci ha consegnato. Lo strofino e vedo il faccione del canuto vecchietto comparire nitido.
“Bene, sono ancora capace di sognare” non che nutrissi molti dubbi in proposito, ma avere questa certezza mi rende tranquilla.
Che bei ricordi…… la Val Rosandra…. Mi manca, le emozioni no, quelle le ho ancora nitide dentro di me.
E poi l’Egitto, l’incontro con la Mummia del Faraone e lo stato di estasi che mi aveva provocato la visita alle Piramidi.
Sento una presenza dietro di me, mi volto e vedo che mio fratello si è svegliato, sta leggendo anche lui.
Senza parlare avvicino una sedia alla mia e gli faccio segno di sedersi.
Ora siamo insieme, di nuovo, come sempre in questo viaggio.
“Simo apriamo un’altra pagina a caso, vediamo cosa esce? Vediamo se c’è qualcosa che chi ci sta guidando in quest’avventura vuol dirci???”
Stranamente remissiva accontento il mio fratellone….. la pagina decidiamo di lasciarla scegliere al ventilatore.
Ecco, si è fermata….. le isole Samoa, il secondo giorno di viaggio.
Leggere Gian significa vivere quello che si ha sotto gli occhi ed inevitabilmente siamo di nuovo immezzo all’uragano, scalzi, che balliamo.
“Fratè, stavo bene quel giorno!!! Guarda come rido…..”
“Xe vero, ma ciacolavi troppo”
Si, chiacchieravo troppo….. come se ora stessi zitta.
“Sai Jolly che ho un po’ di nostalgia di quei giorni? No, non dei posti, dei giorni…… era solo l’inizio, ora, invece, siamo quasi arrivati al termine e mi viene spontaneo chiedermi come farò a separarmi da te, a tornare alla vita di tutti i giorni….”
“sssshhh, non ci pensare ora….. ora pensa a quello che abbiamo fatto e quello che dobbiamo ancora fare…”
Non ci pensare, facile per lui, ma io sono un po’ di giorni che non penso ad altro.
Questo viaggio mi ha restituito mio fratello, ma, soprattutto, mi ha fatto ritrovare me stessa.
Non mi sono mai sentita tanto bene, mai ho goduto tanto di quello che la vita mi offre.
Ripenso alle Isole Samoa, alla furia della natura che ci aveva visti imperturbabili spettatori.
Non spaventati, solo incuriositi…. Non stavamo offendendo nessuno, la natura voleva solo manifestarci la sua magnificenza.
E quando il Pesce parlante è saltato sulla nostra “Camomì”?
“Ti ricordi fratè? L’abbiamo invitato a pranzo ed io che gli offro???? Pesce…..”
“Simo, te sarai pure cocola, ma in quanto a diplomazia……”
“Che voj…… io la diplomazia nun so’ do’ sta de’ casa….. io quello che penso dico e quello che dico penso, lo dovresti aver imparato in questi mesi….”
Se lo ha imparato…… quante volte si è dovuto trattenere dal prendermi per la gola??? Quante volte avrà combattuto contro la voglia di sbattere questa capocciona di una sorella al muro???
“Tacco venti, vogliamo parlare un momento della Val Rosandra e delle sensazioni che ti ha fatto provare?”
No, non voglio parlarne, sono mie, sono dentro di me, mi appartengono e nessuno me le porterà via, mai, qualsiasi cosa succeda da oggi e per sempre….
Proprio perché non voglio parlarne, cambio prontamente discorso.
“Gian tutto bellissimo in questo viaggio, non ho dubbi, ma lo sai che mi capita spesso di ripensare alla prima volta che ci siamo trovati a parlare, davanti al caminetto….”
Già, che serata quella…… le ore non passavano, abbiamo fatto quasi mattina, raccontandoci, scherzando, ballando.
La musica ci faceva compagnia, il mio canzoniere e la chitarra di mio fratello.
All’epoca ancora non lo sapevamo di essere fratelli. Avevamo scoperto di avere tanto in comune, questo si, ma non ancora di essere fratello e sorella.
Io che raccontavo episodi di quel passato che tanto mi ha ferita ed umiliata e il mio Jolly (si all’epoca era solo il Jolly) pronto a consolarmi, a tranquillizzarmi, a distrarmi.
L’abbiamo ripetuta diverse volte quell’esperienza, spesso e volentieri, poi ha iniziato a far caldo ed abbiamo preferito trasferirci in riva al mare.
Il fuoco non poteva mancare, mai, io senza fuoco sembra che non riuscissi a parlare.
Ed allora altre chiacchiere, altre confidenze, altre paure superate.
Ricordi affiorati per caso, a causa di una nota, pianti disperati consolati con la semplice presenza attenta e piena di tenerezza.
Tutto questo ci ha portati a decidere di partire insieme, perché condividere pensieri tanto profondi ha svelato il mistero della nostra parentela e siamo in viaggio.
“Sorellina, la Val Rosandra…. Perché non vuoi parlarne con tuo fratello???”
“Tesoro mio, ti parlerò della Val Rosandra, delle sensazioni, delle emozioni, di tutti i sogni e le speranze che lì ho lasciato, ma non chiedermi di farlo ora. Se ne parlo escono da me….. volano via, mi abbandonano. Non posso rischiare di perderle, ne ora ne mai.
La Val Rosandra è anche una metafora: è la mia meta, il traguardo che intendo raggiungere, la realizzazione del sogno, il mio habitat naturale, il mio desiderio da esaudire”.
Mio fratello mi guarda, allunga una mano, sposta una lucciola che mi si è posata sulla guancia….
“Ssssshhhh, non serve, va tutto bene….. c’è tempo, c’è tutto il tempo che vogliamo….. pensa solo a star bene come stai ora e la Val Rosandra rimarrà dentro di te, sempre e per sempre…..”


Rimaniamo in Toscana

Camomì, la sorella non la barca/camper, è stanca, accaldata ed anche particolarmente polemica.
“M’hai fatto camminà troppo…. Lo vedi??? Mo’ me fanno male i piedi e non possiamo annà a Firenze!!!”
“Simo, ma quante volte, a Volterra, ti ho pregata di fermarti, di riposarti, di non zompettare come un canguro?  Ma tu? Quando mai…. lei è indistruttibile ed ecco i risultati. Forza, siamo quasi arrivati… Allunga il passo, che poi guido io!!”
“Portame in braccio almeno…”
Detto fatto, mio fratello, per tutta risposta, raccoglie un ramo da terra e mi minaccia, con uno sguardo che avrebbe terrorizzato chiunque, ma non me: inizio a fargli gli occhi dolci… Un po’ di moine…
“Dai fratellino, lo so che non lo faresti mai… se poi mi faccio male… dai, poi una volta arrivati a Camomì, ti preparo un bel caffè… ti porto il giornale… ti preparo il pranzo…”
“….. non mi piace il caffè…..”
Ma lo sguardo si sta già addolcendo: dopo poche altre frasette sono sulle sue spalle…
Arriviamo a Camomì, mi adagia sul sedile del passeggiero e si mette alla guida.
Attraversiamo la campagna toscana e lo spettacolo della natura che ci circonda ci affascina talmente tanto da toglierci anche la voglia di litigare tra di noi.
Sto buona buona, seduta al mio posto. Non parlo, guardo in silenzio…
Troppo silenzio, mio fratello si volta verso di me….
“Sorellina…. te vederà che pasa tuto….. te diol le gambe?”
“No, Gian, tranquillo, sto solo sognando!”
“Ben…. Aposto semo….”
Già i miei sogni sono pericolosi e mio fratello lo sa bene.
“Sai cosa mi piacerebbe??? Prima di arrivare a Firenze vorrei passare per Castiglioncello”
“Simo….xe una strada diversa….”
“Uffa lo so…. Ma potremmo prendere la FI – PI – LI invece che l’autostrada… dai…. Ti ……”
“Ti…… scaldime la zena e preparite una fritata, ndemo…..”
Cocolo d’un fratello……accosta per farmi passar dietro….
Sono sola nel cucinino ed invece di preparare da mangiare cosa faccio…. Mi siedo e guardo fuori dal finestrino….
Siamo già sul lungomare….. abbiamo raggiunto Rosignano….. a Castiglioncello manca veramente poco….
I pensieri volano veloci…. Tornano a pochi anni fa, quando da queste parti trascorrevo le vacanze, con tanta voglia di ricominciare nel cuore e nessuno stimolo per farlo.
Le cose sono molto cambiate da quei giorni. Oggi la voglia di fare è la stessa, ma ci sono anche le motivazioni e la capacità.
Incredibile, due anni e la mia vita è completamente cambiata.
La paura sta lentamente scomparendo, le ferite sono rimarginate, il passato ormai accettato.
Mio fratello in tutto questo ha avuto un ruolo fondamentale e non posso non tenerne conto.
“Gian….. quando arriviamo all’altezza della Stazione, gira a sinistra, c’è un grande parcheggio, lasciamo lì Camomì e ci facciamo una passeggiata, voglio tornare alla terrazza, ammirare il mare….”
“Signorsì, sissignore….. come lei comanda…. Non sia mai detto che mi permetta di contraddirla!!!”
Siamo arrivati, il mio gigante parcheggia e viene ad aprirmi, convinto di trovare, per lo meno, la cena pronta…. Neppure a parlarne…
“Simo…… sono affamato…. Ma dai, ci andiamo domani sulla terrazza, ora riposiamoci, è il tramonto….”
“Ma che dici???? – e prendo dalla tasca un pizzico di polverina magica – guarda il sole….. sta sorgendo proprio ora dietro le montagne….. ti posso mettere un po’ di latte nella tazza…. La brioches te la compri al bar….”
Gian ride…. So di farlo divertire quando faccio così….
Scendiamo tutti e due ed iniziamo la nostra passeggiata.
Si sta benissimo all’ombra dei pini…. Il parco giochi è vuoto, ma si sentono echeggiare, comunque, le risate dei bambini che lo affollano normalmente…..
La terrazza è vicina…. ed io allungo il passo…..
Mi siedo sul parapetto ed osservo il mare, mi lascio inebriare dal suo profumo e ne assaporo i colori.
C’è silenzio intorno a noi e non vorrei mai che finisse. Sento la pace invadermi, vedo che mio fratello è altrettanto sereno e non può che farmi piacere.
Siamo vicini, con il cuore prima ancora che fisicamente.
Lo sappiamo che per noi le distanze non esistono e non esisteranno mai!!!
Il mare che abbiamo vissuto, ora lo ammiriamo dall’alto…. Ci voltiamo ed i pini ci danno il senso del bosco… in lontananza si vedono le montagne…..
C’è tutto quanto ci fa star bene…. e, soprattutto, ci siamo noi….. vicini nonostante le distanze.