mercoledì 29 febbraio 2012

A te... amico mio

Ciao,
ti scrivo affinché tu possa sentire la mia vicinanza quando non ci sono.
Per dirti che mi trovi qui e mi ci troverai sempre, anche quando non mi senti, anche quando non ti parlo e non mi vedi.
Ci sono perché ti voglio bene.
Ci sono perché mi fai ridere.
Ci sono perché mi commuovi.
Ci sono per raccontare ed ascoltarti.
Vuoi le coccole??? Io ti faccio le coccole!
Vuoi ridere… beh le barzellette non le so raccontare, ma ho sempre la battuta pronta e chi mi conosce bene lo sa!
Vuoi piangere? Io ho sempre il fazzoletto pronto per asciugare le tue lacrime.
Vuoi un abbraccio? Chiedimelo sono pronta a donartelo.
Hai bisogno di un aiuto? Tutto ciò che è nelle mie possibilità per accontentarti.
Ti consegno le chiavi del mio cuore e te ne faccio dono.
Non ho segreti per te…. Non voglio altro che la tua amicizia.
Internet mi ha fatto un dono grande dandomi l’opportunità di incontrarti.
Non ho rimpianti, non s erve toccare una persona per sentirla, per questo non mi dispiace averti conosciuto così, attraverso un Social Forum come Facebook.
Sembra una frase fatta, ma è terribilmente vero: quando la notte è più buia, l’alba è più vicina!
Qualcuno lo sa, ho affrontato un momento difficilissimo ed ero certa che non sarei mai riuscita a superarlo, invece, a fronte di uno sforzo enorme, ne sono fuori….
Magari non del tutto, devo ancora superare alcuni scogli, ma il più è fatto.
Ora la strada è tutta in discesa.
Già il fatto di aver parlato della mia esperienza è stato liberatorio.
Oggi devo solo riacquistare un po’ di fiducia verso il cosiddetto “sesso forte”.
Ma forte de’ che, come diciamo qui a Roma!!!
Io sono forte, la donna è forte, questo essere piccolo e delicato, potrebbe smuovere le montagne se solo lo volesse.
Io per un periodo l’ho voluto…. Poi mi sono fermata, anzi, mi hanno fermato.
Oggi intendo riprendermi tutto ciò che mi appartiene, il mio mondo, le mie amicizie, la voglia di vivere, di giocare, di divertirmi, di stare con gli amici. Di uscire, e perché no, anche di innamorarmi.
Dio come era bello sentire le farfalle nello stomaco….
È vero a quarantasei anni le farfalle forse non le sentirò più, ma sarà bellissimo lo stesso.
Guardare una persona negli occhi con serenità senza temere niente….
Tanta sofferenza poteva indurirmi il cuore in maniera definitiva ed invece no, ho ancora tanto da donare e voglio cominciare proprio con te.
Cito il mio cantante preferito l’immenso Renato per esprimere quello che intendo onde evitare confusione:
“SEI IL MIO PORTO SICURO, IL MIO SOSPIRO RARO…. “
Io gli amici non li ringrazio, li amo!!!!!!!!!
Chi si vuole riconoscere in queste poche righe lo faccia, perché vuol dire che mi ha dato, poi, magari per un mio limite, io non l’ho recepito fino in fondo.
Ho scritto pensando a cinque persone che sono veramente speciali per me (e sto escludendo chi frequento normalmente e che fa parte della mia vita reale, per ovvie ragioni).
Mi aspetto di continuare a crescere ed a conoscere altri mondi….
Ognuno mi ha regalato un pezzetto di se stesso ed io ho assorbito tutto.
Sono qui, sempre pronta a ricevere e, soprattutto a dare…..
Qualcuno sa che è il mio preferito, sa perché, e sa di meritarselo, avrà sempre un posto speciale nel mio cuore.
Gli altri sono tutti speciali ed io vi adoro, tutti, indistintamente!!!!!!!!!!!


Dalle Alpi alle Piramidi (e non è il Cinque Maggio)

Dopo il bosco mi rimangono ancora molti sogni da realizzare. So che succederà prima o poi, ma intanto mi porto avanti, vedo cosa riesco a fare.
Il viaggio è ripreso.
Io dormicchio, dormicchio nel senso che sto con gli occhi chiusi, ma la testa è sempre vigile, pronta a cogliere tutti i movimenti della cara Camomì….. povera barchetta, gliene stiamo facendo fare di strada e stavolta poi…. Lunghissimo viaggio.
Dai monti del Friuli, in una sola notte ed in barca a vela, arriviamo sulle coste dell’Africa.
L’Egitto…. Un altro dei miei sogni….
Anche in questa occasione il mio compagno di viaggio ne’ dovrà sopportare delle belle…..
Tanto per cominciare il caldo…. Lui è un “nordico” mica come me…. Lui ama il freddo delle sue montagne e dove lo porto io? Praticamente all’equatore.
Ma sopporterà…. Ormai ci è abituato alle stravaganze della sorella.
Il paesaggio che ci appare davanti agli occhi è indescrivibile… l’impressione che suscita addirittura devastante.
Vicino alle Piramidi mi sembra veramente di essere un puntino…. Anche mio fratello, un omone, sparisce al loro cospetto. E la Sfinge???? Ne vogliamo parlare???
Insisto ed alla fine entriamo…. Il buio…. è tutto un mistero, sono mille le sensazioni che mi avvolgono e contemporaneamente sconvolgono la mia mente ed i miei sensi.
Sono ammutolita, il Jolly mi si avvicina ancora di più, mi da due colpetti sulla spalla ed in un orecchio mi sussurra: ““Sorellì, se savevo che te gaveria fato 'sto efeto te gaveria portada prima!!!!!!"
Tutto quanto ci circonda mi porta in un mondo sempre immaginato, sognato, ma ora incredibilmente reale.
“Gigante, da oggi diventi un nanerottolo, sappilo, ed io, conseguentemente, una pulce…., ma lo vedi???? Ma lo vedi che meraviglia…..”
Solo questa breve frase, poi il silenzio torna ad impadronirsi di me ….. sono irriconoscibile, quasi trasfigurata, non sembro neppure io, sono incantata… ho lo sguardo sognante ed il cuore in tumulto!!!
Non esiste più nulla intorno…. Solo quella magnificenza….
Un tuffo nella storia ad immaginare la vita dei Faraoni!! Chi lo sa…. Forse in un’altra vita sono appartenuta a questo popolo, ero una di loro…. È troppo il fascino che esercitano su di me questi posti…..
Sono passate delle ore ed il mio compagno di viaggio, lentamente, mi porta verso l’uscita, per farmi ritrovare il contatto con la realtà, probabilmente anche lui stupito dalla mia reazione, ma non certamente meno coinvolto dalla bellezza di quanto ci circonda.
Ma “camomì”, la sorella non la barca, tranquilla riesce a rimanere per poco, non è proprio possibile farmi trovare pace: “Fratelloneeeee, lo sai vero ora cosa facciamo?????? Cammelli!!!!!”
Lo sguardo che mi rivolge è tutto un programma…. Stavolta sto veramente rischiando grosso….
“Senti, tesoruccio caro, sei tu quella che mi ha detto di non essere mai salita su di un cavallo o sbaglio? Sei tu quella che ha paura di cadere anche da una staccionata o sbaglio? Sei tu quella che mi ha mandato ai matti perché eravamo troppo vicini ad un burrone e ti girava la testa o sbaglio???? Mi spieghi, per favore, dove sono finite le tue paure????”
“Ahi ahi ahi, ma come, non lo hai sentito???? Il cammello mi ha chiamata da parte e mi ha detto che deve farci vedere dei posti bellissimi, pieni di poesia, quelli che piacciono tanto a noi!!!! Guarda: ho portato la bacchetta magica, la paura la mando via con questa….”.
Sto dipingendo questo mio compagno di viaggio come un rompiscatole, ma in realtà sono io che lo esaspero: lui è anche più sognatore e matto di me….. ma come si dice, a tutto c’è un limite ed a me capita spesso di oltrepassarlo.
E poi sono diversi gli approcci! Mi spiego meglio: a tutti e due piace viaggiare, confrontarci con nuovi mondi e nuove culture, ci piace parlare, scrivere, giocare, prenderci in giro, ma lo facciamo in modo diverso l'uno dall'altra, per mille ragioni, non ultima il nostro passato e la nostra città di origine.
Tornando all’escursione, salgo sul cammello sotto lo sguardo vigile del mio fratellone, pronto a prendermi al volo in caso di fragorosa caduta non del tutto imprevista ed inattesa.
È proprio un tesoro, non c’è che dire!!!
Partiamo, io, mio fratello ed i cammelli: sono loro a condurci per quel paesaggio incantato. Loro ne conoscono ogni sfumatura e vogliono farcela gustare. Ed accipicchia se ce la gustiamo….. posti indescrivibili, da vedere e basta, non ci sono parole adatte a descriverli.
Vedo il mio Jolly chinarsi verso il suo “destriero” e sussurrargli qualcosa nell’orecchio!!!
“Non ci provare sai…… che hai in mente? Che gli hai detto???? Guarda che passi un guaio!!!”
Ridacchia il mio fratellone e non mi piace….. ne sta organizzando una delle sue….
Sono talmente preoccupata da quello che mi sta per capitare da non accorgermi che, improvvisamente, il paesaggio è cambiato….. siamo sulle sponde del Nilo, ma la cosa sorprendente è che c’è “camomì” ad attenderci…..
Risaliamo il Fiume, sono appagata, felice, soddisfatta ed incredibilmente grata all’uomo che mi siede di fronte e che ha reso tutto questo possibile.
Ma è un attimo…. Il Jolly si alza, mi viene vicino e….. “ecco, ora mi abbraccia, si è accorto di quanto sto bene e vuole condividere con me questo momento!!!!”
“Sogna, Simo, sogna….” mi sussurra in un orecchio “….. ma in acqua!!!!!!”
devo spiegare cosa sia successo??? Non credo.
Un giorno il caro Jolly mi spiegherà perché si diverte tanto a vedermi in acqua…. Per il momento mi tocca subire.
Anche quest’avventura è finita, lasciandomi un incredibile senso di pace dentro.
So che le descrizioni non sono sufficientemente efficaci, ma non è facile spiegare quello che si conosce solo per sentito dire o per averlo visto in foto.
So che, un giorno, in quei posti andrò sul serio e che quelle emozioni saranno reali, ma sono altrettanto convinta che nulla ci sarà di diverso nelle sensazioni che mi susciteranno.



Breve pausa prima di riprendere il viaggio

Dopo tante avventure ed emozioni il bisogno che ci assale è quello di rilassarci.
Riprendere la nostra conoscenza in maniera più tranquilla e "normale".
"Gian, senti, l'idea che hai avuto di starcene soli per due giorni in mezzo al mare, mi sembra splendida."
Abbiamo bisogno di parlarci, di raccontarci le emozioni, si, perchè viverle è sicuramente meglio, ma per noi è iniziato tutto raccontandocele....
"Simo, ricordi il camino??, ricordi che meraviglia, come ci siamo aperti quella notte? Quanto di te mi hai detto. E poi i miei racconti sul campeggio, sul basket. E le canzoni? Il tuo canzoniere, ti ricordi come era impolverato? Guardalo ora...."
Ne abbiamo fatta di strada e non solo per il mondo, soprattutto dentro noi stessi.
Per quanto mi riguarda ho chiuso in un cassetto molte delle mie paure, molte delle mie resistenze.
Sicuramente ho ancora molta strada da fare, ma oggi posso guardare mio fratello in faccia e dirgli che sono libera. Libera di esprimere quello che sento, così come lo sento. Non so se il merito è suo, della sua presenza costante e rassicurante, ma non ho timore di parlare, di piangere, di ridere e di vivere.
Camomì, la barca, sta riposando.
Il mare è calmo ed in cielo la luna si gode la compagnia di milioni di stelle.
Stiamo sdraiati, sul ponte.
"Tintarella di luna..... tintarella color latte....!!!"
"Simo, ora ci mancava solo che tu ti mettessi a cantare.... vuoi far piovere per caso?"
"Oh, ma guarda che sei proprio un gran cafone.... ce lo so che so' stonata.... ma insomma, sbattermelo in faccia in questo modo.....!!!"
E scoppio a ridere....
Gian sta ad occhi chiusi, sorride e, secondo me, immagina che le cose stanno per subire un brusco cambiamento.
Ormai lo conosco come le mie tasche.
"Simo, sorellina, vien qui, dammi un abbraccio..., facciamo pace.... lo sai che scherzo con te!!!"
Mi avvicino, non ho intenzioni bellicose stavolta…. Lo abbraccio ed appoggio la testa sul suo braccio…. Un attimo, un istante soltanto e poi……………… “Ahhhhhhhhhhh, ma allora vuoi la guerra, ora che bisogno avevi di stringere????”
“Sorellina, perdonami, giuro, non volevo strozzarti, volevo stringerti, solo stringerti!!!” dice ridendo.
Troppo tardi, mentre parla mi giro verso di lui e addento il suo braccio!!!
“Ahiaaaaaaaaaaa, ma dai Simo non l’ho fatto apposta, tu si invece…..”
Lo sto riempiendo di morsi…. L’unico modo che ho di vendicarmi, visto che lui, con un solo braccio riesce completamente a bloccarmi!!!
Ma io sono un’anguilla, riesco a divincolarmi. Continuiamo la lotta, giochiamo veramente come due bambini….. ci rotoliamo sul ponte…. “non mi tirare i capelli……. Non ti approfittare sai….. guarda che …..”
Camomì se la ride…. Quanto le piace vederci divertire.
Ripensa a quando è iniziato tutto… all’idea nata spontanea di partire per questo giro del mondo fantastico. Alla nostra voglia di conoscerci e di conoscere, alla voglia di scoprire realtà diverse, senza pregiudizi e senza finti moralismi.
Due fratelli in viaggio, sempre pronti a tutto, con un po’ di magia ad aiutarli e tanta fantasia a dargli lo spunto per nuove avventure!!!
La lotta continua ma Gian è troppo più grande di me, troppo più forte e nonostante non faccia il minimo sforzo, non riesco in nessun modo a metterlo in difficoltà.
“Gian, ti prego, mi arrendo….. non ti mordo più!!! Volevo starmene solo un po’ accoccolata ed invece tu mi hai provocata!!!”
"Va bene, pace!!! Vieni, stavolta sul serio solo per un abbraccio..... guarda... sta albeggiando.... tra poco sarà giorno, rimaniamo ancora un po' qui, tranquilli... lasciamo che ci portino le onde, lasciamo decidere a loro la prossima meta!!!"
Il sogno continua, il viaggio continua, la magia continua.
Le parole tornano a riempire l'aria, il sole ci scalda e la vita ci sorride.




Il mio mondo

 
Appartengo al mondo,
perchè il mondo mi appartiente,
vivo l'istante, per godere l'eterno...
L'infinito che si apre davanti ai miei occhi,
l'immenso che scopro guardandomi dentro.
Paure, sogni, illusioni e speranze
parte di me, essenza e profumo!!

domenica 26 febbraio 2012

Io ed il mare


Il cielo è terso e l’aria frizzante… la luna domina il paesaggio e lo rende quasi fiabesco,
non conosco parole adatte a descrivere lo spettacolo che appare ai miei occhi.
Fa quasi freddo, ma è un freddo che non disturba, 
perché porta refrigerio alla pelle arsa dal sole.
La natura ha un potere magico, libera la mente ed allora ecco: quanti pensieri, quanti ricordi!!!!
Paure quasi ancestrali che si accompagnano a nuove sicurezze, inaspettate e dolcissime….
Nessun rimpianto, perché, malgrado tutto, quello che è stato mi ha resa quella che sono!!!!
La luna, lassù, prosegue nel suo cammino, mentre la sabbia invita a distendersi….
Gli ombrelloni, farfalle variopinte la mattina, corolle alla ricerca del tepore del sole,
ora, serrati, sembrano un piccolo esercito messo lì a proteggere il mare…
Il silenzio, la solitudine ed il buio vissuti in questa condizione, non possono spaventare.
Ne sono avvolta, circondata, in qualche modo protetta, scaldata dal sospiro del mare…..
Gli amori, le amicizie… la vita quotidiana, vanno e vengono… Lasciando vuoti incolmabili a volte!!!!
Non così il mare… è lì da sempre, eterno ed immutabile, vittima inconsapevole… Eroe inconscio…
Il momento è passato irripetibile….. indimenticabile…..  io e lui…. Per sempre….
Lontani dalle emozioni del momento…. Dalle gelosie e dall’egoismo!!!!


Ancora lacrime

Sto guardando la tua foto e non mi solleva l'anima il tuo sorriso, anzi, fa salire la rabbia: perchè tu?
Avevi tanto ancora da regalarci, tanti sorrisi, tanta allegria, tanta voglia di vivere.
Proprio quello che io non sono stata in grado di fare, per vent'anni e forse anche di più!
Io mi sono messa in un angolo, aspettando che la vita se ne andasse, a poco a poco, incapace di reagire alla prove a cui mi sottoponeva; non sono stata in grado di cogliere il tuo messaggio, troppo concentrata su me stessa per rendermi conto di quello che mi succedeva intorno!! 
La tua perdita, accompagnata dal senso di inadeguatezza che mi accompagnava in quel periodo, hanno finito per condizionare tutti i miei comportamenti per tanto, troppo tempo!!
Oggi ho ricominciato a camminare, ho ripreso la "strada" proprio nel senso in cui tu la intendevi.... ho ripreso il gusto di ridere.... di giocare.... di vivere!
Mi manchi, mi manchi tanto da non riuscire ad esprimere, con le parole quello che sento... 

Eppure mai come ora sei presente: felice di averti ritrovato... perchè il tuo ricordo, prima troppo doloroso, finalmente oggi è tornato ad essere sopportabile!!! 

sabato 25 febbraio 2012

Ho scelto

Abbandonarvi è stato un attimo,
chiudere con voi mi sembrò la scelta più giusta:
giochi, canzoni, viaggi e confidenze,
rinnegai tutto nella follia di un istante.
Pur consapevole di farmi male
mi sono privata di voi,
voi, che riempivate la mia vita:
ogni giorno, con costanza e pazienza!!
Allegria e spensieratezza le parole d'ordine,
il resto contorno: appagante contorno!!
Inutile oggi domandarmi perchè,
inutile cercare le risposte che non arriveranno mai,
ma dovrei aver imparato la lezione,
quantomeno evitare di ripetere gli stessi errori.
Ci sto provando pagando un prezzo altissimo,
ma fiduciosa che porti al risultato migliore!!
Siamo quello che riusciamo ad imparare,

imparare, sempre, anche nel dolore!!!!

Il ritorno del silenzio


Avvolta nel silenzio,

quello che fa paura,

quello che non si vorrebbe ascoltare,

lascio che la vita scivoli,

che i sogni si spengano

permetto al dolore di prendere il sopravvento!

E' il momento di chiudere la porta,

lasciando fuori chi non capisce,

chi mi ferisce, chi mi tradisce.

Il silenzio, quello che fa paura,

non prenderà di nuovo il sopravvento,

io sono forte....  io sono!!!

venerdì 24 febbraio 2012

Se solo tu sapessi....

Parole taciute,
pensieri nascosti,
emozioni celate,
lacrime silenziose,
dolore profondo!!!
Un amore muto,
che non ha futuro,
mi uccide ogni giorno,
non mi concede tregua,
mi soffoca l'anima,
mi cancella il sorriso!!!

giovedì 23 febbraio 2012

Raggio di sole

Squarcia il cielo d'improvviso,

punta diretto verso la terra,

regalando un pizzico di magia.

Attraversa gli anfratti più oscuri,

scalda.... trasforma... colora...

martedì 21 febbraio 2012

Quelli che.....

Quelli che... hanno voglia di ridere, perchè hanno pianto troppo!!!
Quelli che... hanno bisogno di regalare le proprie emozioni a chi le vuole!!
Quelli che... vorrebbero, ma non possono...
Quelli che... potrebbero, ma non vogliono!!!
Quelli che... la vita è un soffio di vento.
Quelli che... un istante può essere eterno!!!
Quelli che... non giudicano le persone, le accettano.
Quelli che... ti riempiono la vita...
Quelli che... ti fanno sentire libero...
Quelli che... ti rendono libero!!!
Quelli che... dicono ti voglio bene e te lo dimostrano...
Quelli che... la distanza non esiste...
Quelli che... se trovano la felicità non la lasciano andare...
Quelli che... la felicità la inseguono!!!!
Quelli che... inseguono un sogno fino a farlo avverare...
Quelli che... sanno ancora cosa vuol dire giocare!!!!



sabato 18 febbraio 2012

A me.... da te!!!!

"Ed ora cosa sono quelle lacrime?
Alza la testa, guardati intorno.
Mento alto sguardo fiero,
che siano gli altri a chinare il capo.


Non hai nulla da rimproverarti,
sii sempre te stessa,
non cedere alle lusinghe
e non farti condizionare dai sensi di colpa.


Scegli di avere al tuo fianco chi ti sa apprezzare,
non lasciare che nessuno distrugga i tuoi sogni,    
vivi a pieno le tue emozioni,
chi non ti capirà non saprà mai chi sei.


Ridi, ridi di gusto, assapora ogni singolo momento,
la vita dura un istante, un soffio di vento, un lampo di luce!!
Apri il cuore, ricomincia ad amare,

so che ne sei capace.... inizia... poi sarà semplice!!!

Ferma quelle lacrime, per favore,

non ne vale la pena, non merita, 
tu ha tanto da regalare, non ha capito?
Chiudi la porta.... guardati intorno..... riprendi a camminare!!!!"

Due in una.... oppure... in due alla meta

Incontro di menti e di cuori,
anime volanti imprigionate
che unite riescono a riprendere il viaggio.
Pensieri che si completano,
parole silenziose, pronunciate dal cuore,
lacrime di gioia, tremore di emozione.
Tutto naturale, semplice, reale.
Si può stare bene, si può ricominciare.
Le paure, le ansie, le preoccupazioni,
per due ore lunghissime rinchiuse,
non devono intromettersi, non troveranno spazio.
La vita, susseguirsi di attimi,
in un attimo è diventata vita.
Ho trovato l'altra metà della mela,
me la tengo stretta.... ricostruisco l'intero.



mercoledì 15 febbraio 2012

La cima dei desideri

I profumi ed i colori mozzano il fiato.
Non so come siamo arrivati qui. Dopo tanto mare il desiderio di fermarci sulla terra ferma ci ha colti all’improvviso. Mio fratello ama il mare, ma la montagna è la sua vita.
Viceversa io non la conosco per niente, non so cosa posso aspettarmi, cosa posso permettermi e cosa, invece, devo evitare.
Vedo in lontananza le cime innevate e siamo in pieno agosto.
Il candore della neve contrasta in maniera meravigliosa con l’azzurro del cielo. E poi, tutto circondato dal verde della radura.
Sono incantata, sul serio.
“Simo apri sti oci…. Xe tardi!!! La montagna va affrontata di giorno, non puoi pensare di camminare a notte inoltrata…. Xe pericoloso!!!”
Il mio fratellone saggio, ce la mette tutta per farmi fare le cose come si deve, ma io sono più testarda di un mulo e finisco sempre per combinare dei gran pasticci.
“Gian, fratellone del mio cuore, senti io voglio arrivare lassù, fino alla cima, voglio bere la neve….”
“Sei sempre la stessa, completamente fuori di testa!!! Bere la neve, questa mi mancava…… “
Mi guarda, mi strizza l’occhio e …. “cammina strega…. Altro che fata… tu sei una strega!!! Se vuoi arrivare in cima tu devi camminare ed anche di buon passo…..”
“Ma io sono….”
“Zitta sai o stavolta la padella la prendo io sul serio…. E te la rompo su quella testa dura che hai!”
Mi incammino, con il naso all’insù secondo le mie abitudini e fermandomi ogni trenta secondi a guardare, odorare, fotografare.
Mio fratello, che ha veramente la pazienza di Giobbe, mi lascia fare, solo ogni tanto mi afferra per un braccio e mi sollecita ad accellerare il passo.
Il cammino si sta facendo duro, la salita si fa sentire ed io non sono affatto preparata ad affrontarla….
“Gian, mi manca il fiato, respiro male, ho freddo!!!!”
“Guarda la cima e vedi che ti tornano le forze, ma stammi vicino, che non mi va di venirti a raccogliere in fondo ad un burrone….”
Mi viene istintivo il desiderio di utilizzare la polverina magica, quel poco che ne è rimasto, per arrivare in pochissimo tempo e senza fare fatica, ma, al tempo stesso, mi è chiarissimo che se facessi una cosa del genere mi perderei il gusto dell’avventura che stavamo affrontando.
La fatica si compensa con la meraviglia del panorama, più saliamo e più mi si libera la mente….. mi sento leggera, come se tutte le paure, le preoccupazioni, le ansie, fossere rimaste giù, a far compagnia alla pianura.
Il freddo inizia a sentirsi sul serio…. Nonostante lo sforzo, sento che mi si sta gelando la punta del naso e le dita delle mani.
“Gian…. Tu che sai tutto… spiegami una cosa, perché d’estate al mare, appena prendo due ore di sole mi ustiono il naso??? E perché ora, il freddo mi sta congelando sempre la punta del naso??? E non venirmi a dire che è perché ce l’ho grosso, perché lo vedi da solo che non è vero!!!!”
“Un’altra delle tue domande esistenziali…. Cosa vuoi che ne sappia io….. dai cocola che manca poco… un ultimo sforzo e ci siamo….”
Nel parlare mi tira una felpa che aveva provvidenzialmente nel suo zaino…. Magari neanche tanto provvidenzialmente, magari lo sapeva che io non l’avrei portata e lui ne ha prese due!!!
Con il calore riconquistato e la cima quasi raggiunta, tutto riprende a sorridermi.
Sono sempre io….. lunatica come pochi, con la fantasia che galoppa e la paura che mi assale all’improvviso.
So che non è facile starmi vicino, passo dall’euforia all’angoscia nell’arco di trenta secondi, piango, rido, mi diverto e mi annoio tutto nell’arco di 30 minuti.
“Fratellone, siamo in cima, ora vieni qui, siediti vicino a me che devo dirti una cosa importante. Questa non è una cima qualunque, qui si realizzano i sogni, qui le speranze si trasformano in realtà ed i desideri si avverano.”
Siamo arrivati, non alla fine del viaggio, ma alla fine di quest’altra avventura si.
Niente creature fatate, solo la natura e noi.
Il bianco della neve ci avvolge ed istintivamente chiedo a mio fratello di avvicinarsi, di ascoltare il silenzio con me e di provare a spiegarmi…. Si di provare a spiegarmi il mistero della montagna e del fascino che emana.
“Non c’è una spiegazione, Simo, è la sensibilità di ognuno di noi che ci consente di entrare in simbiosi con la natura e di viverne la magia. Se questa, come dici, è una cima incantata, esprimi un desiderio e non dirlo, non parlarne con nessuno, neppure con me.”
Non ho molti desideri da realizzare, dico sul serio, ma voglio cogliere l’occasione e lo farò…. rimarrà un segreto per tutti…. Solo io saprò quale sia la mia speranza più recondita e, forse, qualcuno che ormai mi capisce come e più di me stessa.
Se il sogno si realizzerà potrò dire di aver vinto, di essere tornata Simona e di aver ritrovato me stessa totalmente e completamente, per il momento mi accontento di quello che ho e mi sforzo di non esagerare con paure e paranoie per non rendere troppo difficile la vita a chi mi vive vicino o condivide con me anche solo i pensieri!!!


martedì 14 febbraio 2012

Maturità

Iniziano gli orali!!! Ed io sono l’ultima della giornata!!!
Bene, dopo tanta attesa, ci siamo: l’interrogazione.
Filosofia: tesina su Hegel, il mio preferito!! Inevitabili i confronti quando si porta un argomento del genere: iniziano le domande su Kant, su Platone e…. Socrate. La mia disinvoltura nel rispondere e nello spostare la discussione su temi a me più congeniali avrebbero dovuto indurre il nostro membro interno a tacere ed invece…… “Mi scusi Presidente, ma lei sta facendo delle domande su argomenti che l’esaminanda non ha nel programma di quest’anno!!!”
Spontaneamente mi parte un calcio…. Ma dai, lo vede che va tutto bene… perché mettermi in difficoltà? E invece succede proprio questo… il Presidente si indispone e comincia a “maltrattarmi”. L’interrogazione va bene, ma io sono decisamente in difficoltà…. Sembra che si stia divertendo a provocarmi… iniziamo a discutere il tema….. “Signorina, che dire, scritto molto bene!! Concetti molto ben espressi e chiari, ma, e mi dispiace dirlo, non concordo minimamente con le sue considerazioni personali!!! Mi dispiace dirle che non si può parlare di un’educazione “naturale” se lei mi dice che comunque i bambini vanno seguiti e controllati. Così li priveremmo della loro libertà di espressione!!!”
Giuro, in quel momento ho dimenticato che stavo facendo la maturità e chi mi trovavo di fronte!!!
Ho iniziato a ribattergli parola su parola!!!
“E certo…. Perché secondo lei io dovrei lasciare che un bambino di cinque anni, o magari anche più piccolo, facesse ciò che vuole??? No, me lo dica? Lo vedo che si arrampica sul davanzale di una finestra e, siccome deve fare le sue esperienze, invece di farlo scendere gli dò una bella spinta!!!” niente da fare ero veramente partita per la tangente… non mi avrebbe potuto fermare più niente e nessuno….
Per fortuna il tormento finisce…. Passiamo a matematica…. Il compito è perfetto, ma non lo possono considerare tale perché non è stato del tutto ricopiato (qui ci sarebbe da aprire un altro capitolo, ma lo farò in un altro momento) …. Chissene importa….. l’esaminatrice mi domanda di dimostrare il teorema di Pitagora, io, ormai completamente fuori di testa, le rispondo….”glielo posso anche dimostrare, sono capace di farlo, ma tengo a precisare che non è nel nostro programma” e lei “ma cosa dice, lei diventerà una maestra…..” insisto “appunto…. E secondo lei a un bambino di dieci anni il teorema di Pitagora si dimostra…. per favore!!!”.
Ero completamente fuori controllo…..
Passiamo a Geometria astronomica. L’esaminatore, questa volta una persona per bene, cerca di farmi rilassare…. “Su signorina, sta andando bene!!! Mi parli un po’ dell’orientamento dell’indigeno”
Oddio, ho pensato, questo è matto…. Moh l’orientamento dell’indigeno che è!!!, mi volto verso il membro interno che ci insegnava proprio quella materia e dallo sguardo capisco che si trova nel mio stesso imbarazzo!!!
“E va bene…. Sentiamo pure questa oggi!!! Che sarebbe l’orientamento dell’indigeno????” e lui con un sorriso che non dimenticherò mai “ma su, una ragazza intelligente come lei!!! Supponiamo che si trovi in una città che non conosce, dove non è mai stata, non ha una cartina a sua disposizione e deve assolutamente raggiungere un posto, cosa fa???”
Lo guardo…. Guardo il membro interno e poi: “fermo er primo che passa e je chiedo: senta devo annà qui, che strada devo fa’?”
Risata di tutta la commissione, Presidente compreso, e il professore: “visto che lo sapeva!!! Complimenti, io ho finito con lei!!”.
L’esame era finito, non so quanto tempo fosse passato, a me è sembrato un’eternità, mi alzo, completamente sudata…. Mi volto per andarmene, vedo il mio ragazzo in fondo al salone, gli occhi mi si riempiono di lacrime, ma sento un “toc toc” dietro la spalla, ricaccio indietro le lacrime e mi volto… è il Presidente della commissione, mi tende la mano e dice: “Complimenti, di cuore, ha dimostrato di essere una persona con le idee ben chiare e di avere a sua disposizione tutti gli strumenti per difenderle!!!” Stringo quella mano…. Mi volto, volo tra le braccia del mio ragazzo, che abbracciandomi mi dice: “Aspetta, usciamo prima, aspetta non piangere ora o rovini tutto!!!”
È stato 54, una bella soddisfazione, al di là di tutto!!!

Questa vuole essere una dedica, un incoraggimento, un ammonimento, per mia figlia, per i suoi amici tutti, con un pensiero speciale a quelli che conosco di più, che sento un po’ anche figli miei!!!
Non so’ come andrà la vostra di maturità, so solo che sarà un’esperienza indimenticabile, comunque vada, vi segnerà la vita…. fate quello che vi sentite…. Probabilmente il mio atteggiamento non è stato quello giusto, ma era il mio…. Voi usate il vostro ed andrà tutto bene!!!
Un abbraccio a tutti ed in bocca al lupo!!!

Va in scena l'amore

Siamo in ballo ed ho deciso di ballare, ma è difficile .
Sul palcoscenico sono sempre imbarazzatissima, mio fratello è un'ottima spalla, ma è distratto e troppo abituato a queste situazioni rispetto a me. Devo fare da sola e non è che la cosa mi piaccia poi molto.
Fare teatro è qualcosa che non mi appartiene affatto, non conosco regole, tempi, usi e costumi.
Guardo Gian alle prese con il pubblico ed invidio la sua serenità, la sua noncuranza, il suo essere sempre presente a se stesso.
Oggi siamo in Val Rosandra, il sogno della mia vita, il posto che ho scoperto di amare guardandolo in una foto.
Sono certa che qui è possibile qualsiasi miracolo.
Decido di non lasciarmi prendere dallo sconforto, anche se la tentazione di mollare tutto e di tornarmene a casa è forte.
Mi trattiene la Valle, l’affetto per mio fratello e la mia testardaggine.
Come al solito non abbiamo alcun tema da sviluppare, come al solito lasceremo che siano il nostro istinto e la nostra fantasia a tracciare la strada.
Ho un’idea che mi frulla per la testa da un po’ di giorni e vorrei riuscire a realizzarla, malgrado tutto quello che potrebbe provocarmi.
Oggi è il due novembre, ricorre la commemorazione dei defunti.
Io ho delle persone care da ricordare ed anche Gian, mi piacerebbe dedicare loro questo momento di spettacolo.
Vorrei farlo con il sorriso sulle labbra, ricordando le cose belle che abbiamo condiviso.
Improvvisamente il palcoscenico si riempie di galline…. No, non sono impazzita, sono proprio galline…..
Sconcertata guardo mio fratello…… “Gian, ma che ti sei messo in testa?? Mica penserai che io adesso…….”
O cielo, ora è tutto chiaro….. Ale, il mio carissimo Ale è qui…..
Vedo quel ragazzo bellissimo, di nuovo pieno di ricci, con il sorriso che lo ha contraddistinto fino alla fine dei suoi giorni, rincorrere i bipedi….. mi avvicino…. “ti aiuto?” gli domando timorosa.
“Simona…… ma che scherzi??? Non sei mai stata capace, abbracciami e basta!! No…. Niente lacrime…. Sono felice sto bene e non ho nulla da perdonarti!”.
Bene, mi rivolgo verso il pubblico, incredibilmente serena, prendo mio fratello per mano ed Ale sottobraccio: “Signori, va in scena la vita….. il passato si congiunge al presente, il presente guarda al futuro!!!”
Applausi a non finire…. La scenetta di Ale e Gian che inseguono le galline è quanto mai esilarante ed ancora di più l’imitazione che il mio vecchio amico fa delle stesse.
Guardo verso il pubblico soddisfatta, in prima fila colpisce il mio sguardo un terzetto: una donna bellissima, magra, alta, occhi azzurri, colore dell’acqua, cappello a falde larghe, elegantissima.
Poi una classica matrona, capelli raccolti sulla nuca, rotondetta, bassina con lo sguardo più buono che si possa immaginare.
Infine lui….. sguardo fiero, alto, bello, forte….. somiglia molto alla prima delle donne descritte.
Li riconosco e non potrebbe essere diversamente, non distinguo bene i due uomini che abbracciano le mie nonne, ma del resto non li ho mai conosciuti.
Corro verso di loro e mi lascio soffocare dai loro abbracci: Nonna Ida mi regala la camicia che mi scaldava sul suo seno quando ero neonata mentre nonno mi accarezza i capelli….. Nonna Augusta mi racconta delle avventure a casa del Principe Brancaccio e nonno le fa il verso dietro divertendosi da matti….. Zio Silvio, con fare severo e gli occhi sorridenti, mi dice…. “sempre la solita casinara” dandomi un buffetto.
Chiedo loro di salire sul palco e mentre lo fanno intravedo tra la folla altri due zii che mi hanno lasciata, insieme alla moglie di un altro fratello di mamma.
Il gruppo si allarga….. chiedo a Gian di controllare, sono certa che ci sia qualcuno anche per lui….. sorride, ed io osservo una signora che con la mano fra i denti, come a dire “se ti prendo…..”, guarda mio fratello con amore infinito….
Mi accosto a lui ed in un orecchio gli sussurro “Zia vero?”…. lui annuisce….
Vedo che, con lei, si fanno avanti anche un vecchietto dolcissimo ed un bimbo…. Devono essere Nonno Poldo e Paolo.
Il palcoscenico è stracolmo, ma mai quanto i nostri cuori.
Viene imbandita una tavolata incredibile e non posso non divertirmi a guardare Zio Porfirio che cerca da mangiare nei piatti di chiunque. Gli spettatori continuano ad apprezzare moltissimo.
Tengo ancora la mano di mio fratello stretta nella mia….. “lasciamo il pubblico con i nostri cari, vieni, godiamoceli da lontano.”
Lo sguardo di Gian è fermo, immobile, non sembra mi stia ascoltando, è perso nei suoi pensieri.
“Che c’è, che succede……?”
“Simo, perché non ci sono? Perché le persone che più di tutte ci sono state vicine non sono qui oggi?”
Ha ragione, i nostri genitori non ci sono.
“Controlliamo bene, dai, ti pare che mancano proprio loro a questa splendida festa?” cerco di tranquillizzare lui e me stessa.
No, non sono tra la folla e neppure intorno al tavolo.
“Simo, io chiedo a Nonno Poldo…”
“Bravo io vado da Nonna Ida”
Ci separiamo dirigendoci verso i nostri cari.
Ci accolgono coccolandoci, neppure fossimo due bambini, ma non riusciamo a cavare un ragno dal buco.
Gian mi chiama ed io mi avvicino…… “non capisco, eppure un motivo deve esserci”.
Continuiamo a guardarci sempre più spaesati…… poi la folla si apre ed un terzetto si avvicina…. Due uomini ed una donna….. camminano con fare deciso, ma lo sguardo è strano.
Facciamo per avvicinarci a loro ma ci fermano…… “Buoni, tutti e due, state lontani, dobbiamo dirvi qualcosa”.
Il padre e la mamma di Gian si avvicinano a me, separandomi da mio fratello e mio padre si accosta a lui.
In questo momento ci sono tre persone a separarci, impedendoci anche di guardarci negli occhi.
È la mamma di mio fratello a prendere la parola: “Simo, io ti voglio bene come ne voglio a mio figlio, sei una bella persona e sono felice che Gian ti abbia incontrata, ma attenta, stai esagerando con le paure, le nevrosi, le insofferenze. Lo soffochi e non se lo merita!!!”
Poi prende la parola suo marito: “Ehi Tacco venti…. Tu sei proprio romana, viene fuori da tutto quello che fai, da come vivi, da come affronti tutto. Vivi ogni situazione a mille e non accetti compromessi, ricordati che tu e tuo fratello siete vissuti in due contesti completamente differenti, non potete pensarla e reagire allo stesso modo…. Quello che per te è naturale, spesso per lui è illogico…..”
Ecco, tocca a papà: “noi ci siamo già conosciuti Jolly, ti chiedo solo una cosa, non farla star male. Non permettere a niente e nessuno di ferirla, ma soprattutto non farlo tu. È terribile, non dirlo a me, la conosco bene, ma ha un cuore immenso ed una gran voglia di vivere….. “
Si allontanano e consentono ai nostri sguardi di incrociarsi di nuovo, ma non abbiamo nulla da dire o da aggiungere, loro leggono i nostri cuori…..
Io mi butto fra le braccia di papà, mi prendo quell’abbraccio che non ricordo di aver mai avuto in vita.
Gian fa lo stesso con i suoi.
Poi l’abbraccio diventa a cinque…. Ci prendiamo altre coccole dalla mamma di Gian…. Lui un po’ di rimbrotti dal padre e da mio padre…. Ma siamo felici.
Ci sediamo a tavola con gli altri….. festeggiamo tutti insieme.
Il pubblico applaude l’amore.



lunedì 13 febbraio 2012

Il sorriso nel cuore


Oggi c'è il sole: è vero fa freddo, 
ma almeno c'è il sole!!!
Non ho idea di che giornata mi aspetti, 
ma mi prenderò tutto quello che viene,
col sorriso sulle labbra ed una gran voglia di fare!!!
Chiusa una porta, normalmente, si apre un portone,
starò attenta e ci entrerò convinta!!
Non esiste niente e nessuno che possa cambiare la mia vita,
quella che sono, la mia essenza!!
Esco di casa col sorriso sulle labbra,
so che tornerò con lo stesso sorriso, 
sperando rimanga nel cuore!!!

Il viaggio sta per finire e la paura sale

Le ultime avventure mi hanno veramente destabilizzata: Mio padre, l’incontro con il Sole e con la Luna, le corse nell’autodromo di Monza.
E ancora il nonno di Gian si, sono stanca, anzi direi stanchissima.
“Gian guida tu per favore, io non ce la faccio, ho bisogno di riposarmi, ho bisogno di pensare, di rilassarmi!!”
“Te sei la solita!!! Pigra, senza voglia di far niente. Dai, accosta che è pure meglio, siamo vicini agli Appennini e mi sento più sicuro se guido io!!!” dice sorridendo.
Poi, mentre fermo il camper, mio fratello mi guarda: è u
n po’ spaesato, in parte destabilizzato, non riesce a capire, mi osserva e mi scopre stranamente remissiva.
Mi osserva e si accorge che ho gli occhi lucidi: “Simo… che succede??? Sei strana….”
“Niente, niente…. Stai tranquillo è solo un po’ di stanchezza, ho solo bisogno di riposare, puoi stare tranquillo!!!”
Scendiamo tutti e due, lui da una parte ed io dall’altra. Ci incrociamo, ma io ho gli occhi bassi: non guardo mio fratello, non voglio legga i miei pensieri!!!
“Simo – dice afferrandomi il braccio – che hai? Guardami per favore!”
Mi solleva il mento con un dito, ma io chiudo gli occhi, sorrido, ma ho gli occhi chiusi.
“Ho sonno… voglio solo dormire un pochino!!!”
Quando faccio così non sa come prendermi, non sa cosa dire, come comportarsi, come scuotermi.
Nonostante il tempo trascorso insieme sono tante le cose di me che non comprende ed è normale visto il mio caratteraccio.
Io vorrei parlargli…. Sfogarmi…. Dirgli che sono preoccupata ed anche un po’ spaventata, ma non posso non ora almeno!!
Saliamo sul camper ed io mi metto a dormire….. fingo di dormire.
Occhi serrati e cuore che viaggia.
Mancano pochissimi giorni, sei per la precisione, poi torneremo alle nostre vite, ci separeremo, forse per sempre.
Non posso pensarci… non riesco neppure ad immaginare quello che significherà.
Ho ritrovato mio fratello, ma soprattutto ho trovato un amico vero.
Ho scoperto nuovi profumi, nuovi colori…mondi lontani ed affascinati.
La magia che ci accompagna ormai mi appartiene, ma svanirà il giorno in cui mio fratello scomparirà dalle mie giornate.
Gli occhi si riempiono di lacrime. Fortuna che Gian sta guidando!!!
So che mi vuole bene e che conto molto per lui, ma ha la sua vita ed è più che giusto che ad essa ritorni.
È stato un bel viaggio, pieno di avventura, di complicità, di giochi e di fantasia, ma la sua famiglia ha bisogno di lui ed io me ne devo rendere conto.
Del resto anche io ho una vita che mi aspetta…. Una figlia da sostenere in questo momento di scelte… un lavoro da tenermi stretto…. Degli amici ritrovati con cui ricostruire un rapporto.
Tra noi le cose rimaranno dolcemente sospese…. Saremo ancora fratello e sorella, ma da lontano.
Due chiacchiere al computer di sera….. sorrisi ed abbracci virtuali…..
Mail per raccontare il quotidiano, qualche sms…. Poco altro.
Poco altro… ecco appunto… poco!!!
Gian sta frenando…. Prendo il cuscino e me lo metto sulla testa asciugandomi gli occhi…. Non deve accorgersi che sto piangendo.
Siamo fermi…. Eccolo…. Si siede vicino e mi guarda….
Se ne avessi la forza gli direi “un soldino per i tuoi pensieri!!!”
Ma preferisco rimanere in silenzio… non posso affrontarlo in queste condizioni.
Siamo in un autogrill…. Nei pressi di Firenze… scende per fare rifornimento ed io continuo a pensare a quello che sto per perdere.
Poi mi scuoto…. Ma cosa cavolo sto facendo? Intendo rovinarmi questi ultimi giorni per un futuro che non ho idea di come sarà? Sarà quello che dovrà essere. Se lo perderò vorrà dire che in realtà non l’ho mai avuto, vorrà dire che questi giorni sono stati solo un bellissimo sogno…. Ma ne sarà valsa comunque la pena!!!!
E poi chi mi dice che dovrà per forza finire così? Si può sempre organizzare un altro viaggio.... si può sempre far ricorso alla magia.... e poi noi abbiamo la fantasia..... non posso non tenerne conto!!!!
Mi alzo…. Una bella lavata al viso e decido di raggiungere mio fratello…..
“Ohhhhhh, bbbello….. ma che te sei messo in testa? Stai qui a pijatte er caffè e nun me chiami????”
Si volta con gli occhi ridenti…. Un buffetto sulla guancia “E’ tornata…. Mia sorella è tornata!!! Quando ti andrà sono qui e mi dirai…”
Ma non ci sarà nulla da raccontargli…. Non stavolta…. I miei pensieri e le mie paure non gliele racconterò, non ha senso, non cambierebbe nulla…..
Ridendo e rincorrendoci torniamo al camper….. siamo tornati noi….. o meglio io ho ritrovato me stessa.
“Gian…. mettete a dormì te!!! Sto tratto d’autostrada lo faccio io…. Tu riposate che poi me devi fa’ conosce le montagne…. E stavolta non accampare scuse!!!”

martedì 7 febbraio 2012

Fiocco di neve




Vorrei essere un fiocco di neve,
confuso tra mille altri,
come tutti leggero, candido, puro!!
Volteggiando nel cielo 
vivere l'emozione del cambiamento,
osservare da lassù città, montagne, fiumi e boschi,
assaporare la profondità del silenzio!!!
Alla fine del viaggio,
posandomi sulla tua spalla,
sussurrarti: Ti amo...
Ed infine trasformarmi... fino a sparire!!!!

lunedì 6 febbraio 2012

Esprimendo desideri..... anche a Babbo Natale!

E' strano parlare con te,
già, lo so, sono grande ormai, e non è più tempo per chiedere i regali, ma ci sono persone che rimangono Peter Pan per tutta la vita ed io sono tra quelle.
Non ho grandi richieste, stai tranquillo, in realtà ho da chiederti molto poco, ma per me sono cose importantissime.
Ti chiedo di poter continuare a vivere con la serenità di questi ultimi mesi.
Non voglio che giri tutto per il verso giusto, che non ci siano problemi e preoccupazioni, no assolutamente, domando solo la capacità di affrontare le difficoltà con lo spirito giusto: con passione, coraggio, emozionandomi, magari piangendo e disperandomi, ma pronta a ripartire e sempre con il sorriso sulle labbra.
La seconda richiesta è poi quella di riuscire a superare le inevitabili crisi senza troppi traumi e, soprattutto, recando il meno disturbo possibile a chi mi vuol bene e mi ha supportato e che continua a farlo da 10 mesi a questa parte.
Ma una cosa su tutte mi preme, fai in modo che le persone che sono entrate nella mia vita non mi abbandonino, dà loro la forza di sopportare me, le mie manie, le mie frustrazioni, i miei momenti di insofferenza, le mie malinconie e la mia inconscia paura di essere ferita.
Fagli sempre apprezzare le mie qualità e fa che il mio cuore riesca a parlare sempre al loro.
Qualcuno mi dice di rompere le regole ed ha sicuramente ragione, ma rompere le regole in che senso? Lasciando andare le mie ossessioni?
La mia insanabile voglia di essere felice mi spinge ad assumere comportamenti e a dire cose che non sempre penso fino in fondo e questo è molto pericoloso.
Ci sono persone che mi hanno regalato tanto e continuano a farlo, in ogni istante, quando ci sono, quando sono lontane, riempiono la mia giornata… la rendono migliore…….
Prima era silenzio… solitudine… a volte addirittura disperazione.
Quanti di voi sanno cosa significa essere soli, ma soli completamente? Qualcuno sicuramente si, ma altri assolutamente!!!!
Non auguro a nessuno di vivere una situazione del genere e, viceversa, auguro a chi la sta vivendo o a chi la vivrà di trovare la forza di uscire, di aprire la porta e lasciarsi alle spalle tutto il dolore, la malinconia, i rimpianti…
Non è facile, lo so Babbo Natale, per questo sto chiedendo il tuo aiuto, per me e per le persone a cui voglio bene, per i miei amici, per coloro che hanno fatto in modo che io trovassi dentro di me la forza per venirne fuori!!!!
Babbo Natale, la speranza che tu legga la mia letterina è tanta ed ancora di più la fiducia che tu proverai ad esaudire i miei desideri.
Intanto ti ringrazio, ti ringrazio per i magnifici doni, per altro non richiesti, che mi hai fatto trovare sotto l’albero lo scorso anno….
Ti ringrazio perché sono ancora qui, donna mai cresciuta eppure tanto provata, con più forza e più voglia di vivere di prima.
Loro, i miei amici, i miei angeli, non li ringrazio… significherebbe sminuirli… Già chi ti è amico non vuole sentirsi dire grazie, il grazie migliore deve nascere dal cuore e ne troverò uno per ognuno di loro... Per ognuno di voi.
Uno per ciascuno, perché quello che può far piacere ad uno per un altro potrebbe essere senza valore.
Aspettatevi il mio grazie… personalizzato, pensato e donato con tutto il mio amore, che, ve lo assicuro, è immenso.
Mi avete regalato compagnia, allegria, voglia di fare, di giocare, di viaggiare.
Mi avete fatto tornare la voglia di scrivere, di vivere, di cantare.
Babbo Natale… un’ultima cosa… a loro regala una vita meravigliosa.


venerdì 3 febbraio 2012

Frammenti di luce


Nella mia vita le persone:
entrano, escono, passano!
Regalano un pizzico di allegria,
la spensieratezza di un istante!!
Sono frammenti di luce, 
polvere di stelle, calore di un abbraccio, 
occhi sereni in cui risplende un sorriso,
sguardo cupo, che nasconde un dolore!!!
Il sapore della vita che riprende,
il rumore di un cuore che batte!!!

mercoledì 1 febbraio 2012

E se si chiude la porta......

Ho incontrato persone a cui ho permesso di tutto......
a cui ho concesso di entrare ed uscire dalla mia vita ogni volta che volevano,
lasciando cocci.... spezzandomi il cuore e spesso senza dire neppure "mi spiace"...
e ne avevano l'autorizzazione, ero io a consentirglielo.....
Anni spesi a cancellare dalla memoria parole false di persone in cui credevo,
che consideravo amici veri, di cui mi fidavo....
Energia.... linfa vitale.... adoperata per mediare.... cercare di sfrondare il vero dal verosimile....
Parole che ascoltate acriticamente scaldavano il cuore,
ma che invece il vento si portava via....
e non c'era niente che potessi fare per impedirlo!!!!
Sorrisi regalati.... confidenze.... paure confessate....
apparenza.... solo apparenza.... e non riuscire a comprenderlo....
lasciarmi soggiogare...... senza far nulla per impedirlo ..... senza trovare una spiegazione!!!
E' questo che fa più male..... non capire..... non trovare la ragione.
Ecco come mi sono sentita spesso, come mi sento.... disillusa.... anzi, di più, delusa.....
Delusa da chi parla bene, ma non fa corrispondere i fatti alle parole....
Delusa da me, perchè nonostante tutto continuo a crederci,
a fidarmi ..... a lasciare la porta del cuore sempre aperta.....
L'abitudine sconsiderata di fidarmi ciecamente delle mie sensazioni,
di regalare me stessa senza mettere barriere, completamente indifesa,
è da perdere, perchè pericolosa, c'è chi se ne può approfittare!!!!
In tutto questo caos di pensieri una certezza assoluta...
non vedo l'ora di riuscire a cambiare alcune abitudini
e sarà un piacere veder tornare quelle persone,
per una semplice ragione..... sarà bello, per una volta, stare dall'altra parte
e gustarmi gli sguardi smarriti...... la confusione......
già una grande sorpresa...... cercare di ritornare e trovare la porta chiusa!!!