giovedì 20 settembre 2012

Giocando torna la pace nel cuore

Estate afosa, non si resiste sotto il sole, l'acqua del mare è un richiamo irresistibile!!
La spiaggia è piccola e poco affollata, questo contribuisce a rendere l'atmosfera ancora più rilassante.
È ancora sdraiata, non si é neppure avvicinata alla riva per non cadere in tentazione ed ha il cellulare a portata di mano: aspetta visite e sa che dovrà fornire indicazioni dettagliate!!!
Già il cugino è una di quelle persone che sarebbero capaci di arrivare a dieci metri dal luogo dell'appuntamento e chiamare perché non lo trova!!!
Sono molto legati: cresciuti insieme da bambini non si sono mai persi di vista, anzi sono più vicini che mai!!
È diventato papà da poco più di due anni ed ora l'affetto si é allargato a tutta la famiglia!
Finalmente squilla il cellulare: "senti sono alla rotonda, quella con le palme al centro, dove devo andare?"
Appunto.... è praticamente arrivato: " ecco, lo vedi il mare??? Fermati li, vi raggiungo!!!".
Raccoglie al volo le ciabatte e si infila il copri costume, corre verso il cugino e.... in un istante scompaiono tutti... occhi negli occhi... lei e quel bimbetto seduto sul seggiolino della macchina...
Occhi azzurri, immensi, sorridenti: fanno tornare la voglia di vivere, di giocare, di mettere da parte problemi, preoccupazioni, sofferenze!!!
Non saluta nessuno, prende il nipotino in braccio, con la mano fa cenno agli altri di seguirla e si avvia alla spiaggia.

Arrivati sul bagnasciuga, si toglie ciabatte e prendisole, fa lo stesso col piccolo che ha in braccio e gli grida: "Uno... due... tre... pronti viaaaaaaaaa!!!"
In un istante sono in acqua. E' un portento quel frugoletto, non ha paura di nulla!!! L'acqua non è alta, ma lui si avventura fin dove non riesce a toccare il fondo con i piedini, nuota tra gli adulti senza alcun tipo di timore, ridendo e schizzandoli!!
E proprio tra schizzi, corse e risate il tempo passa senza che nessuno se ne accorga e decidono di tornare verso la riva, quando ...
"Ziaaaaa.... fai cabaio a me???"
Lei lo guarda e con gli occhi interroga il padre "bella... mettete carponi... vuole fare cavalluccio", è piccolo, ma lei non sostiene il suo peso e finisce lunga in acqua... in venti centimetri d'acqua per la precisione; ovviamente lo coinvolge nella sua caduta e lo  sguardo che il bambino le rivolge è tutto un programma... "papi... fai tu cabaio... zia non sa fare niente!!!". Lui accontenta il figlio e lo spettacolo è veramente esilarante... Un omone che si imbizzarrisce per far cadere il polipetto che gli si è avvinghiato addosso.... 

Come tutte le cose belle anche quella stava per finire: era ora di tornare a casa ed uscire dall'acqua fu un vero sacrificio, ma quella giornata le sarebbe rimasta impressa nella mente a lungo, per tante ragioni, ma soprattutto perché le aveva "pulito" la mente e le aveva permesso di godere della felicità più vera ed assoluta attraverso gli occhi innocenti di quell'adorabile peste!!
Il resto sono storie... lo aveva sempre saputo, ma ne aveva avuto un'ulteriore conferma: i bambini sono il motore del mondo... 

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