domenica 16 dicembre 2012

CoccolArti... coccolandoci!!!

Fa freddo, esco frettolosamente dall'ufficio perché sono in ritardo e corro verso casa di Manuela, dove trovo ad attendermi anche Sandra.
Saliamo in macchina, sistemiamo le "cibarie" che serviranno per la cena e ci apprestiamo ad affrontare il traffico che come prevedibile è molto!!

Siamo stanche, nervose e con tanta voglia di rilassarci: se non fosse che sappiamo cosa ci aspetta... probabilmente saremmo già a casa,  tutte e tre sotto le coperte!!!
Arriviamo in perfetto orario, ma Sandra ha deciso di dover inviare una mail proprio in quel momento, io e Manu scendiamo dalla macchina e ne approfittiamo per fumarci una sigaretta mentre aspettiamo; passano i minuti e ci vediamo costrette a metterle fretta... scende borbottando e citofoniamo.

Il pianerottolo multicolore ci trasmette subito una bella energia e Paola ci tranquillizza subito quando cerchiamo di giustificare il ritardo: "ma state serene, siete le seconde...". Già, c'è solo Mario, che, come al solito, ci accoglie con un caloroso abbraccio.
Ci andiamo a togliere le scarpe e troviamo nel cesto degli splendidi calzini antiscivolo con Babbo Natale.
Li indossiamo in un attimo e torniamo nel salone che, per l'occasione, ci appare in tutto il suo splendore: non c'è bisogno di coprire i tappeti questa volta, non dipingeremo...!!!
Arrivano alla spicciolata anche le altre: Sabrina, Stefania... la new entry, almeno per me, Tiziana, che rivela subito di essere una persona fantastica con la quale mi piacerebbe davvero molto poter condividere ancora del tempo.

Siccome Loredana ha avvisato di essere bloccata nel traffico decidiamo di posticipare l'inizio del laboratorio e, nel frattempo, di tacitare lo stomaco che inizia a borbottare con qualche stuzzichino.
Appena arriva Lory, ci mettiamo tutti sul divano: siamo infreddoliti e Paola ci fornisce le coperte con le quali prontamente ci "bardiamo": ma che bella "combriccola" di pensionati!!!!
E' il momento della "presentazione" e per farlo ci tiriamo un orsetto al quale dobbiamo dare un nome e raccontare come siamo arrivate a quell'appuntamento!!
Ascoltando chi mi era accanto ho pensato che stiamo attraversando tutti un momento davvero difficile, ma, soprattutto, mi rendo conto di quanto poco riusciamo a goderci la vita.
E' un susseguirsi di "lamentele": "sono stanca, stressata, sono stata catapultata qui e mi sembra di essere un marziano"!!!! L'unica che ci regala un po' di serenità è Stefania, che ha avuto la possibilità proprio oggi di farsi una passeggiata per il centro di Roma!!

Quando Paola ci mette davanti il cesto pieno di palle di Natale col nostro nome scritto sopra, ci si illuminano gli occhi, ma.... eggià c'è un ma.... per avere la nostra, insieme al regalo che ci ha preparato, siamo "obbligati" a raccontare un ricordo di un nostro passato Natale, ma deve essere assolutamente positivo, niente di triste o malinconico... come dire... "quello è stato davvero uno splendido Natale"!!!
Il gelo è calato nella stanza.... acciderbolina, ma possibile che nessuno abbia un bel ricordo???? Paola ci guarda... e poi dice.... "vabbè... potete prendere la vostra palla anche senza dire nulla"... è stata la frase giusta da dire nel momento giusto.... perché ci siamo sbloccati e, piano piano, ciascuno ha iniziato a raccontare il proprio.... per qualcuno era il primo passato con il figlio, per qualcun altro, invece, quando il nonno l'ha portata sul pony (e pensare che la mamma l'aveva fatta andare via da casa durante i preparativi per punirla)... una terza persona si è rivista nel paesino abruzzese dove normalmente andava solo in estate e ricorda la sorpresa gradevolissima di trovarlo completamente diverso, immerso nella tradizione, perché nei borghi il Natale si vive in piazza, non solo nelle case!!! Ricordava il profumo della carne arrosto... e raccontandolo l'ha fatto sentire anche a me.
Ad un certo punto però ecco cosa succede: "beh, questo è il primo ricordo che mi è venuto in mente quando ce lo hai chiesto e non mi viene in mente altro, per cui questo racconto, tra l'altro credo coincida con il mio primo ricordo in assoluto. Piccolissima, forse 3 o 4 anni, mi chiedono di spegnere le luci dell'albero, mi infilo sotto il tavolo (o dietro il mobile, perdonate, ma non lo ricordo proprio) e mi accingo a farlo, ma prendo la scossa!!!"
Cosa abbia raccontato dopo, onestamente, non saprei dirlo, perché appena finito di dire queste parole siamo scoppiati a ridere... tutti, indistintamente, ma qualcuno è addirittura rotolato a terra per le risate.... io avevo le lacrime agli occhi e di certo non ero la sola!!!
Tutto questo preambolo per spiegare che ai laboratori di Paola si riesce a rendere lieve qualsiasi cosa... e la successiva fantasia guidata ha fatto il resto!!!
Elfi e folletti ci toglievano i pensieri dalla testa come fossero pietre... e li portavano lontano... siamo salite sulla slitta che in un momento ci ha portato alle Canarie... a Parigi... creando in qualcuno un po' di disagio, ma forse facendo anche in modo di rendere un po' più chiare le cose... e poi Babbo Natale, che per ognuno aveva un volto diverso, sulle cui ginocchia ci siamo seduti e che a ciascuno ha sussurrato una parola diversa... o magari ha passato un oggetto, quell'oggetto o quella parola che dovrà servirci nei momenti di difficoltà per farcela affrontare più facilmente!!
L'albero poi.... con i rami che ci consentivano di arrivare fino alla cima dove splendeva una stella... già... quella stella brilla sempre, a volte forse un po' meno, ma lo fa sempre!!!
Peccato tornare sulla slitta e riprendere contatto con la realtà, peccato davvero, ma è anche chiaro, dopo diversi laboratori a cui partecipo, che tornare a quel tipo di realtà non fa male, anzi, aiuta a lasciarsi andare sempre di più, a non controllare le emozioni, a liberarsi di timori e pregiudizi, a sentirsi capiti ed accettati per come siamo!!!

Prendo proprio il mio esempio: ho sempre pensato di essere "impedita" che per me disegnare fosse impossibile e fare dei collage ancora di più, ma lì riesco a mettermi in gioco e lo faccio con assoluta leggerezza.
Stavolta, invece di sporcarmi con i colori, l'ho fatto con la colla (toglierla dai capelli è stata un'impresa inumana!!!), e sono riuscita a tirar fuori qualcosa che  per me è un vero capolavoro, non perché lo sia, ma perché mai e poi mai avrei pensato di poterci riuscire!!!
Quattro strisce di carta colorata, due pezzetti di cartone flessibile, un po' di retino, qualche cuoricino legato in catenella ed il gioco è fatto... il mio albero di Natale è pronto.

A fine lavoro Paola ci ha domandato di dare a ciascun ramo dell'albero il nome di quello che è un nostro pregio e, ripensandoci ora che scrivo, nessuno lo ha fatto, chissà perchè... io lo faccio ora, tanto sono solo tre i miei rami: sensibilità, sincerità ed ingenuità.
Credo siano le tre caratteristiche che maggiormente mi raccontino, nel bene e nel male!!!
Il resto è la cena... le risate... le "coccole" che abbiamo continuato a farci... con quella preziosissima che ci ha regalato Stefania!!!
Ma il succo di tutta la serata è che avremo un ricordo del Natale elettrizzante.
Avremo per sempre il ricordo di nove persone strette tra loro a trasmettersi calore, avremo per sempre la certezza di cuori pronti ad ascoltare e menti disponibili a non giudicare!!!
Sarà un Natale speciale, indipendentemente da come andrà in giorno di Natale, perché nella mia vita sono entrate persone straordinarie con le quali posso condividere tutto: lacrime, sorrisi, pensieri, paure ed anche la mia follia!!
Ed allora ben vengano questi laboratori!!! A Paola dico di continuare su questa strada di farci parlare, raccontare, anche a scapito di un momento in più per l'espressività... perché, e di questo sono convinta, se non si parla non si cresce e si muore ogni giorno un poco!!!

A tutti, ma a tutti tutti, auguro buone feste e vi stringo tutti in un abbraccio fortissimo, sarete sempre nel mio cuore!!!

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