mercoledì 29 febbraio 2012

Breve pausa prima di riprendere il viaggio

Dopo tante avventure ed emozioni il bisogno che ci assale è quello di rilassarci.
Riprendere la nostra conoscenza in maniera più tranquilla e "normale".
"Gian, senti, l'idea che hai avuto di starcene soli per due giorni in mezzo al mare, mi sembra splendida."
Abbiamo bisogno di parlarci, di raccontarci le emozioni, si, perchè viverle è sicuramente meglio, ma per noi è iniziato tutto raccontandocele....
"Simo, ricordi il camino??, ricordi che meraviglia, come ci siamo aperti quella notte? Quanto di te mi hai detto. E poi i miei racconti sul campeggio, sul basket. E le canzoni? Il tuo canzoniere, ti ricordi come era impolverato? Guardalo ora...."
Ne abbiamo fatta di strada e non solo per il mondo, soprattutto dentro noi stessi.
Per quanto mi riguarda ho chiuso in un cassetto molte delle mie paure, molte delle mie resistenze.
Sicuramente ho ancora molta strada da fare, ma oggi posso guardare mio fratello in faccia e dirgli che sono libera. Libera di esprimere quello che sento, così come lo sento. Non so se il merito è suo, della sua presenza costante e rassicurante, ma non ho timore di parlare, di piangere, di ridere e di vivere.
Camomì, la barca, sta riposando.
Il mare è calmo ed in cielo la luna si gode la compagnia di milioni di stelle.
Stiamo sdraiati, sul ponte.
"Tintarella di luna..... tintarella color latte....!!!"
"Simo, ora ci mancava solo che tu ti mettessi a cantare.... vuoi far piovere per caso?"
"Oh, ma guarda che sei proprio un gran cafone.... ce lo so che so' stonata.... ma insomma, sbattermelo in faccia in questo modo.....!!!"
E scoppio a ridere....
Gian sta ad occhi chiusi, sorride e, secondo me, immagina che le cose stanno per subire un brusco cambiamento.
Ormai lo conosco come le mie tasche.
"Simo, sorellina, vien qui, dammi un abbraccio..., facciamo pace.... lo sai che scherzo con te!!!"
Mi avvicino, non ho intenzioni bellicose stavolta…. Lo abbraccio ed appoggio la testa sul suo braccio…. Un attimo, un istante soltanto e poi……………… “Ahhhhhhhhhhh, ma allora vuoi la guerra, ora che bisogno avevi di stringere????”
“Sorellina, perdonami, giuro, non volevo strozzarti, volevo stringerti, solo stringerti!!!” dice ridendo.
Troppo tardi, mentre parla mi giro verso di lui e addento il suo braccio!!!
“Ahiaaaaaaaaaaa, ma dai Simo non l’ho fatto apposta, tu si invece…..”
Lo sto riempiendo di morsi…. L’unico modo che ho di vendicarmi, visto che lui, con un solo braccio riesce completamente a bloccarmi!!!
Ma io sono un’anguilla, riesco a divincolarmi. Continuiamo la lotta, giochiamo veramente come due bambini….. ci rotoliamo sul ponte…. “non mi tirare i capelli……. Non ti approfittare sai….. guarda che …..”
Camomì se la ride…. Quanto le piace vederci divertire.
Ripensa a quando è iniziato tutto… all’idea nata spontanea di partire per questo giro del mondo fantastico. Alla nostra voglia di conoscerci e di conoscere, alla voglia di scoprire realtà diverse, senza pregiudizi e senza finti moralismi.
Due fratelli in viaggio, sempre pronti a tutto, con un po’ di magia ad aiutarli e tanta fantasia a dargli lo spunto per nuove avventure!!!
La lotta continua ma Gian è troppo più grande di me, troppo più forte e nonostante non faccia il minimo sforzo, non riesco in nessun modo a metterlo in difficoltà.
“Gian, ti prego, mi arrendo….. non ti mordo più!!! Volevo starmene solo un po’ accoccolata ed invece tu mi hai provocata!!!”
"Va bene, pace!!! Vieni, stavolta sul serio solo per un abbraccio..... guarda... sta albeggiando.... tra poco sarà giorno, rimaniamo ancora un po' qui, tranquilli... lasciamo che ci portino le onde, lasciamo decidere a loro la prossima meta!!!"
Il sogno continua, il viaggio continua, la magia continua.
Le parole tornano a riempire l'aria, il sole ci scalda e la vita ci sorride.




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