lunedì 13 febbraio 2012

Il viaggio sta per finire e la paura sale

Le ultime avventure mi hanno veramente destabilizzata: Mio padre, l’incontro con il Sole e con la Luna, le corse nell’autodromo di Monza.
E ancora il nonno di Gian si, sono stanca, anzi direi stanchissima.
“Gian guida tu per favore, io non ce la faccio, ho bisogno di riposarmi, ho bisogno di pensare, di rilassarmi!!”
“Te sei la solita!!! Pigra, senza voglia di far niente. Dai, accosta che è pure meglio, siamo vicini agli Appennini e mi sento più sicuro se guido io!!!” dice sorridendo.
Poi, mentre fermo il camper, mio fratello mi guarda: è u
n po’ spaesato, in parte destabilizzato, non riesce a capire, mi osserva e mi scopre stranamente remissiva.
Mi osserva e si accorge che ho gli occhi lucidi: “Simo… che succede??? Sei strana….”
“Niente, niente…. Stai tranquillo è solo un po’ di stanchezza, ho solo bisogno di riposare, puoi stare tranquillo!!!”
Scendiamo tutti e due, lui da una parte ed io dall’altra. Ci incrociamo, ma io ho gli occhi bassi: non guardo mio fratello, non voglio legga i miei pensieri!!!
“Simo – dice afferrandomi il braccio – che hai? Guardami per favore!”
Mi solleva il mento con un dito, ma io chiudo gli occhi, sorrido, ma ho gli occhi chiusi.
“Ho sonno… voglio solo dormire un pochino!!!”
Quando faccio così non sa come prendermi, non sa cosa dire, come comportarsi, come scuotermi.
Nonostante il tempo trascorso insieme sono tante le cose di me che non comprende ed è normale visto il mio caratteraccio.
Io vorrei parlargli…. Sfogarmi…. Dirgli che sono preoccupata ed anche un po’ spaventata, ma non posso non ora almeno!!
Saliamo sul camper ed io mi metto a dormire….. fingo di dormire.
Occhi serrati e cuore che viaggia.
Mancano pochissimi giorni, sei per la precisione, poi torneremo alle nostre vite, ci separeremo, forse per sempre.
Non posso pensarci… non riesco neppure ad immaginare quello che significherà.
Ho ritrovato mio fratello, ma soprattutto ho trovato un amico vero.
Ho scoperto nuovi profumi, nuovi colori…mondi lontani ed affascinati.
La magia che ci accompagna ormai mi appartiene, ma svanirà il giorno in cui mio fratello scomparirà dalle mie giornate.
Gli occhi si riempiono di lacrime. Fortuna che Gian sta guidando!!!
So che mi vuole bene e che conto molto per lui, ma ha la sua vita ed è più che giusto che ad essa ritorni.
È stato un bel viaggio, pieno di avventura, di complicità, di giochi e di fantasia, ma la sua famiglia ha bisogno di lui ed io me ne devo rendere conto.
Del resto anche io ho una vita che mi aspetta…. Una figlia da sostenere in questo momento di scelte… un lavoro da tenermi stretto…. Degli amici ritrovati con cui ricostruire un rapporto.
Tra noi le cose rimaranno dolcemente sospese…. Saremo ancora fratello e sorella, ma da lontano.
Due chiacchiere al computer di sera….. sorrisi ed abbracci virtuali…..
Mail per raccontare il quotidiano, qualche sms…. Poco altro.
Poco altro… ecco appunto… poco!!!
Gian sta frenando…. Prendo il cuscino e me lo metto sulla testa asciugandomi gli occhi…. Non deve accorgersi che sto piangendo.
Siamo fermi…. Eccolo…. Si siede vicino e mi guarda….
Se ne avessi la forza gli direi “un soldino per i tuoi pensieri!!!”
Ma preferisco rimanere in silenzio… non posso affrontarlo in queste condizioni.
Siamo in un autogrill…. Nei pressi di Firenze… scende per fare rifornimento ed io continuo a pensare a quello che sto per perdere.
Poi mi scuoto…. Ma cosa cavolo sto facendo? Intendo rovinarmi questi ultimi giorni per un futuro che non ho idea di come sarà? Sarà quello che dovrà essere. Se lo perderò vorrà dire che in realtà non l’ho mai avuto, vorrà dire che questi giorni sono stati solo un bellissimo sogno…. Ma ne sarà valsa comunque la pena!!!!
E poi chi mi dice che dovrà per forza finire così? Si può sempre organizzare un altro viaggio.... si può sempre far ricorso alla magia.... e poi noi abbiamo la fantasia..... non posso non tenerne conto!!!!
Mi alzo…. Una bella lavata al viso e decido di raggiungere mio fratello…..
“Ohhhhhh, bbbello….. ma che te sei messo in testa? Stai qui a pijatte er caffè e nun me chiami????”
Si volta con gli occhi ridenti…. Un buffetto sulla guancia “E’ tornata…. Mia sorella è tornata!!! Quando ti andrà sono qui e mi dirai…”
Ma non ci sarà nulla da raccontargli…. Non stavolta…. I miei pensieri e le mie paure non gliele racconterò, non ha senso, non cambierebbe nulla…..
Ridendo e rincorrendoci torniamo al camper….. siamo tornati noi….. o meglio io ho ritrovato me stessa.
“Gian…. mettete a dormì te!!! Sto tratto d’autostrada lo faccio io…. Tu riposate che poi me devi fa’ conosce le montagne…. E stavolta non accampare scuse!!!”

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