giovedì 22 novembre 2012

Paura... non ti temo!!!!

È buio pesto e regna un silenzio assoluto.
Nel cielo non si scorge neppure una stella, ci sovrastano degli alberi enormi i cui rami sembrano braccia pronte ad imprigionarci.
All'improvviso appare un grillo ed inizia ad usare tutto il suo talento per saltare tra di noi; si posa sulle spalle che trova più comode e da lì inizia a parlare, con una vocetta penetrante e stridula, con il chiaro intento di creare scompiglio. Non è un grillo qualsiasi: forse non si tratta proprio della nostra coscienza, ma sicuramente è molto vicino a quella parte di noi che spesso ci crea tanta insicurezza e ci frena!
Eccolo: inizia a parlare al mal capitato che lo ospita in quel momento!!
"Che ti avevo detto? Dovevi startene a casa, tu e la tua mania di fare fare fare.... non ne indovini una!!!" oppure, "ma che ci provi a fare... tanto sei una povera incapace, non hai talento, non sei in grado di fare nulla di buono!" e ancora "sei voluto venire qui? ora paga le conseguenze del tuo osare!!"
E' impossibile non ascoltarlo e, facendolo, tutto sembra diventare ancora più cupo di quanto già non fosse.
I rami si deformano e, piegandosi, si trasformano in serpenti; contemporaneamente farfalle gigantesche iniziano a volarci intorno e trasformano il silenzio, in cui ci troviamo immerse, in un ronzio che ci penetra nella testa, creandoci ancora più confusione.
In lontananza si palesano sagome apparentemente umane, ma non sono ben definite: sono nere e non riusciamo a distinguerne il volto!!
Guardandoci negli occhi comprendiamo che la sensazione comune è lo sgomento e percepiamo distintamente un'ansia che sale, ci arriva allo stomaco, poi più su, fino alla gola impedendoci quasi di respirare.
Ormai ci siamo convinte che non poteva succedere di peggio, ed invece tre sfere enormi si posizionano sopra di noi ed iniziano a tirar fuori dal loro interno ragni, pipistrelli ed altri insetti orripilanti, che in un istante hanno preso possesso dell'ambiente in cui ci troviamo... e contemporaneamente abbiamo iniziato a sentire grida e risate stridule, mentre inquietanti occhi rossi si intravedevano tra un ramo e l'altro.

Non ci sono più dubbi ormai: siamo all'inferno...

Potevamo lasciare che la paura ci sovrastasse e prendesse il sopravvento, invece, proprio come succede nelle favole, una voce, calda e rassicurante, ci dice di non lasciarci andare.
E' lontanissima e si alterna con un'altra, altrettanto dolce e serena... è la molla che ci serviva: ma si... che stupidaggine stavamo per fare!!
Torniamo a guardarci e tendiamo le mani, le stringiamo forte ed iniziamo a giocare a girotondo, cantando prima sottovoce, poi sempre più forte, fino a coprire il ronzio degli insetti... qualcuno grida, altri sbattono forte i piedi a terra... tutti insieme urliamo rivolti al quella bestiaccia impertinente:
"Ehi, grillo, ma cosa pensi di farci paura??? da quando un insettucolo delle tue dimensioni può venire a dettar regole ad un essere pensante?" con una piccola mossa facciamo cadere il grillo dalle spalle ed inventiamo una filastrocca:

Grillo parlante,
grillo bislacco,
lasciaci in pace,
torna nel sacco!

Nello stesso modo, ma anche ridendo di quei mostri che ci stavano terrorizzando, riusciamo, poco a poco, a farli sparire tutti ed il paesaggio torna idilliaco come doveva essere fin dal principio.
Insieme abbiamo sconfitto prima la paura ed inevitabilmente siamo riuscite a far scendere l'ansia; lo abbiamo fatto tenendoci per mano, mettendoci a giocare, cantando e ridendo, urlando: cercando, dentro di noi e con gli altri, quale potesse essere la strada da percorrere per farlo nel modo migliore.

E' quello che magistralmente ci hanno suggerito quelle due voci: Paola e Giulio, trovare il modo che più ci è congeniale per impedire ai mostri che ci nascono dentro di paralizzarci ed impedirci di godere di quanto di buono e bello abbiamo intorno.
Sono molte le strade: si può parlarne, disegnarle, oppure imprimerle con l'inchiostro sulla carta e camminare tenendole in mano, per poi scambiarle con chi ci è vicino...
Così, facendo questi tentativi, ci siamo potute rendere conto che ognuno ha le proprie paure, ma che, spesso, sono le stesse per molti, pur nella loro diversità di manifestazione, ed ci condizionano la vita.
Trovare la strada per affrontarle non solo ci consentirà di vivere meglio, ma, soprattutto, ci fornirà i mezzi per sconfiggerle e gli strumenti per combattere le nuove che immancabilmente si affacceranno nella nostra testa.

Non bisogna dimenticare che senza paure non si vive, anzi, spesso sono la nostra salvezza: proprio per questa ragione ho scelto di tenerne una per me.

Avevamo ognuno tre foglietti, una parola, su ciascuno, passeggiavamo per la sala e ce li scambiavamo, quando mi è arrivata tra le mani la parola ABBANDONO.
Per me non è una paura, ma un vero e proprio incubo, eppure non l'avevo scritta, era rimasta nella mia testa, ritrovarmela per le mani è stato un colpo!!
Il "gioco" che stavamo facendo mi imponeva di buttarlo quel pezzo di carta ed io avevo rispettato le regole, controvoglia ma lo avevo fatto.
Mi ero convinta che fosse un segno il fatto che mi fosse arrivata per le mani... perciò ero così contrariata, quasi infastidita.
Non ricordo se l'ho detto apertamente, ma sta di fatto che quando mi è stato detto che se volevo potevo scriverla di nuovo e tenermela non ho esitato un attimo.... ce l'ho nel portafoglio, proprio come uno di quei foglietti che ti lascia il medico per un appuntamento, o il parrucchiere... un memorandum per non dimenticare qualcosa di importante.
Ho fatto anche di più però, uno dei miei foglietti, MORTE, lo avevo dato via e quindi non ero stata io a gettarlo, perciò, su un secondo foglio, ho scritto quella parola ed ho stracciato quel pezzo di carta, con una violenza di cui non credevo essere capace.

E' proprio questo il succo della giornata, questo è veramente cambiato.
Si lascia andare qualcosa e qualcosa si trattiene: io mi sono presa la certezza che condividere consapevolmente aiuta a stare meglio ed ho lasciato lì il silenzio, che mi soffoca e nel quale mi rifugio sempre quando mi sento delusa, tradita o semplicemente non capita.

Da sola non ci sarei mai arrivata e per questo ringrazio i nostri "mostruosi conduttori": nessuno pensa sia facile intraprendere questo percorso, ma avere qualche "dritta" è sicuramente importante e noi di "dritte" ne abbiamo ricevute proprio tante!!!!


2 commenti:

  1. meraviglia
    eppure divertente.
    grazie Simo di aver unito tutte le esperienze!
    Paola

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    Risposte
    1. Io ce l'ho messa tutta. Se ci sono riuscita ne sono felice!!!
      Grazie a te e Giulio per quello che mi avete regalato.
      Simona

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